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Bocciato l’emendamento per equiparare i compensi, approvato un fondo per le spese di trasferta. Novità anche su mance, compensi extra-Ue e sostegno psicologico nelle scuole
La maratona notturna della Commissione Bilancio, impegnata nell’esame della manovra economica, non ha portato all’approvazione dell’aumento degli stipendi per i ministri e sottosegretari non parlamentari. Una proposta che avrebbe equiparato i loro compensi a quelli dei colleghi eletti è stata infatti bocciata. Al suo posto, è stato approvato un emendamento che prevede un rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle funzioni. Una modifica che ha visto l’istituzione di un fondo da 500.000 euro all’anno dal 2025, per coprire i costi di viaggio dei membri del governo non parlamentari.
Riforma dei compensi extra Ue e altre modifiche
Nel corso della seduta, sono stati approvati anche altri emendamenti di rilievo. Tra questi, una revisione della cosiddetta “norma anti-Renzi”, che inizialmente aveva incluso i membri del governo nell’ambito del divieto di ricevere compensi extra-Ue. Ora, la norma riguarda solo presidenti di Regione, province autonome di Trento e Bolzano, e parlamentari, con l’introduzione di un’autorizzazione preventiva per accettare compensi non superiori ai 100.000 euro l’anno.
Fondi per il sostegno psicologico nelle scuole
Tra le modifiche più apprezzate figura l’introduzione di un fondo per il sostegno psicologico agli studenti. Su proposta del Partito Democratico, è stata inserita nella manovra una dotazione di 10 milioni per il 2025, con un incremento a 18,5 milioni a partire dal 2026, per garantire un servizio di supporto psicologico nelle scuole.
Tetto alle tariffe autostradali e novità sulle mance
Un altro emendamento importante riguarda l’annullamento dell’aumento previsto per le tariffe autostradali. Era infatti previsto un incremento dell’1,8% nel 2025, pari all’indice di inflazione, ma il governo ha deciso di non procedere con tale incremento, accogliendo il parere di ritiro avanzato dai relatori.
Sul fronte delle detrazioni fiscali, è stato dato il via libera a un aumento significativo del limite di detassazione per le mance: il tetto passa dal 25 al 30%. In aggiunta, il limite di reddito sotto il quale si applica la detassazione è stato alzato da 50.000 a 75.000 euro, un intervento che riguarda principalmente il personale di bar e ristoranti.
Bonus elettrodomestici: incentivo per l’efficienza energetica
La Commissione ha approvato, infine, un emendamento della Lega che prevede l’introduzione di un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il contributo, che copre fino al 30% del costo dell’apparecchio, avrà un limite massimo di 100 euro per unità, elevabili a 200 euro in caso di un ISEE inferiore ai 25.000 euro.
Nonostante l’intensa attività della Commissione, il lavoro non è ancora concluso: i lavori riprenderanno oggi pomeriggio, con l’obiettivo di approvare il mandato ai relatori e concludere la discussione sui restanti emendamenti. Ylenia Lucaselli, relatrice della manovra, ha confermato che l’intenzione è di arrivare a una conclusione in giornata, aggiungendo che “non manca molto”.
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