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Rieti

STIMIGLIANO (RI), CASERMA CONTRO SCUOLA. GIORGI (SEL): “USCIRE DALLA CONTRAPPOSIZIONE”

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Tempo di lettura 2 minuti Giorgi: "Destinare un pezzo di scuola a caserma necessita di interventi strutturali"

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di Roberto Giorgi coordinatore provinciale SEL Rieti

Stimigliano (Rieti) – La querelle che sta avvenendo a Stimigliano sulla vicenda caserma forestale vs scuola, ritengo debba travalicare le mure del borgo. Da quello che capisco vi sono due posizioni in campo, quella di un Sindaco che, difronte alla richiesta del Comandante provinciale del Corpo Forestale si è detto disponibile a fornire un immobile da adibire a comando stazione e quella dei genitori e del Consiglio d'Istituto che  desiderano per i propri figli una scuola di qualità, con tanto di laboratori e spazi ricreativi.

Entrambe le posizioni, ritengo, debbano avere cittadinanza politica. Da un lato abbiamo un primo cittadino che coglie l'occasione per poter dotare il proprio territorio di un servizio, proprio in un momento storico in cui i servizi diminuiscono (vedasi Ospedale di Magliano, tanto per fare l'esempio più eclatante), dall'altro abbiamo dei genitori che temono, proprio per questo che “il servizio” offerta scolastica possa essere ridotto, memori del fatto che già vi è stato un accorpamento tra Stimigliano e Stimigliano Scalo; per la serie vale il detto delle nostre parti che “chi è stato morso dalla vipera ha paura pure della lucertola”.

Dalla cronaca (perlopiù nera) si apprende che i caselli ferroviari abbandonati, siti uno nel comune di Stimigliano e l'altro nel comune di Forano, diventano frequentemente dimora di umanità varia, generando tensioni e problemi di ordine pubblico. Come l'esperienza insegna, a poco servono gli sgomberi.
Siccome ritengo che il compito della politica sia quello di individuare soluzioni che non siano divisive della comunità ma che, anzi, possano cimentare il senso di appartenenza, perché non si pensa ad utilizzare uno di quegli spazi per destinarli a comando di stazione per la Forestale? La proprietà (qualche società del gruppo FF.SS.) immagino sarà ben lieta di alienarli e donarli, magari con un comodato gratuito agli Enti Locali. Si potrà obiettare che ci vogliono soldi per ristrutturarli ed in tempo di spending review è l'argomento più gettonato.

È vero, però anche destinare un pezzo di scuola a caserma necessita di interventi strutturali e poi, in questo caso, anche considerato che alcuni dei comuni serviti dal Comando di Stazione della Forestale insistono sul territorio della IV Comunità Montana ed altri fanno parte dell'Unione dei Comuni della Bassa Sabina, si potrebbero coinvolgere anche queste altre due istituzioni.

Come coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà ritengo che questa potrebbe essere la via perseguibile per affrontare un'opportunità, senza che questa generi un problema e, come partito, inizieremo a lavorare per ciò.
 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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