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di Cinzia Marchegiani
Roma – Se a raccontarlo non fossero stati i sindacati di polizia non ci avremmo minimamente creduto: sembrerebbe che sia stato impartito l’ordine ai poliziotti dei Reparti squadra mobile di caricare i malati in carrozzina che manifestavano davanti ai palazzi di potere. Nello specifico si ricorda la manifestazioni sulle staminali, come cita il test:”addirittura fu dato l’ordine di caricarli perchè erano entrati nella piazza di Palazzo Chigi. I colleghi, col senso del dovere non hanno eseguito gli ordini ma convinto i malati ad uscire. Capite bene la cassa di risonanza che avrebbe avuto, i reparti della polizia mobile andati contro la legge. Ma l’ordine c’era!” Questa è la confessione shock che mardedì scorso è emersa in un incontro alla Camera tra una delegazione del M5S con Tiziana Ciprini, Luigi Di Maio, Roberta Lombardi e Dalila Nesci e i rappresentanti sindacali della polizia di Stato. Il video è stato trasmesso dal vivo in streaming il 1° ottobre 2014. L’incontro e il confronto seguiva quello dello scorso 16 settembre con tutti i rappresentanti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Il video diventa una denuncia che è un pugno nello stomaco per lo stato di diritto di questo paese. Nel video viene riferito che questi ordini assurdi arrivano spesso a chi lavora nelle strade. Oltre al danno c’è anche la possibile beffa che oltre ad eseguire gli ordini, il poliziotto può finire sotto processo mentre i dirigenti (che li hanno impartiti) finiscono per raccontare versioni che si rivelano poi discordanti. Il poliziotto, beffa vuole, finisce nei guai: è lui l'unico colpevole, per la legge e l'opinione pubblica.
L’Osservatore d’Italia in realtà già ne aveva dato notizia sollevando quesiti che ancora ad oggi giacciono nel cassetto. Infatti qualcosa di grave avvenne proprio alle porte di dicembre 2013 , esattamente il 18, quando nei pressi del Pantheon durante la marcia pacifica dei manifestanti pro-stamina diretta verso il palazzo del Ministero della Salute, Sandro Biviano,che deambula non la carrozzina, fu l’oggetto di attenzione da parte delle forze in borghese. La foto che ritrae questo momento divenne virale, come i filmati che ritraggono la scena. A Sandro gli fu strappato lo striscione che portava tra le mani, la disamina causò un ricovero per Sandro all’ospedale romano Santo Spirito, mentre il ragazzo che ha difeso il malato è stato caricato e portato in questura. Quel giorno i manifestanti, molti disabili stavano semplicemente chiedendo il diritto alle cure compassionevoli con il metodo stamina, mentre il Consiglio dei Ministri doveva valutarne una procedura d’urgenza.
Un episodio ancora mai chiarito dove l’Osservatore d’Italia si domandava se tale comportamento non fosse diventato oggetto d’indagine interna.
Ora queste confessioni shock da parte dei sindacati della polizia aprono scenari inquietanti, gravissimi per un paese che assiste a dubbi documentati da filmti dove viene messa in dubbio la mission delle istituzioni che quella di garante di giustizia e della legge.
Troppe cose sono da indagare, ma soprattutto c’è da chiedersi quanto Stamina faccia paura a talune istituzioni. Fortunatamente il corpo della polizia, quello migliore, si è rifiutato di eseguire questi ordini che avrebbero fatto precipitare il governo italiano in fiume di polemiche e accuse.
L’Unione Europea attenta ai diritti umanitari dovrebbe intervenire in merito e verificare la denuncia appena sollevata dai poliziotti, che a loro dire si sentono tra l’incudine e il martello, consci che il senso della loro missione e lavoro sia tutt’altro.
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