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di Cinzia Marchegiani
Sembra una finale di coppa, ma è qualcosa di più grande, è la determinazione di un popolo fatto di donne e uomini che ha sofferto le ingiustizie regalate con una disinvoltura incredibile, dalle Istituzioni, dalle leggi vilipese e tornate a brillare perché, a dispetto di chi diceva che era tutto nella norma la bocciatura di una sperimentazione autorizzata da una legge di Stato, un Tribunale Amministrativo ha ribaltato non solo la sentenza ma attribuito pesanti responsabilità.
E’ il popolo prostamina che vuole ora chiarezza e la pretende poiché troppe cose non tornano, troppi misteri e mancanze di responsabilità hanno segnato le vite e le morti di tanti malati. Roma e Brescia, la manifestazione si incanala in queste due città che sono diventate gli emblemi di una battaglia epocale.
Nella capitale nel Consiglio dei Ministri sarà discusso proprio oggi martedì 17 dicembre 2013 il caso stamina e le cure compassionevoli.
Il Civico 117 A aveva fatto recapitare una lettera sia al Presidente del Consiglio che al Ministro della Salute in cui si chiedeva un’emissione di un decreto di urgenza sanitaria per tutelare le persone malate, bambini ed adulti in fin di vita, affinché sia rispettato il sacrosanto diritto di accedere al metodo Stamina quale terapia ad uso compassionevole, senza dover ricorrere alle sentenze di un Tribunale per vedere garantiti i propri diritti.
I ragazzi del presidio, proprio lo scorso 13 dicembre avevano riacceso la protesta con un blocco della circolazione per le vie di Roma, e solo alle 17 erano stati ricevuti a Palazzo Chigi dove il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il sottosegretrario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dott.ssa Elisa Grande gli confermavano l’inserimento dell’ordine del giorno nella giornata politica che ora si appesantisce di tensioni e responsabilità ancora più grandi.
Sandro e Marco Biviano non indietreggiano e avvertono, speriamo che oggi le nostre richieste, riguardo la emissione di un decreto ministeriale d'urgenza che ripristini la legalità e il diritto costituzionale sancito dall'art.32 a tutt’ora negati, vengano accolte. Altrimenti ripeteremo ad oltranza il blocco del traffico di Roma nei giorni e orari più disparati. Non molleremo mai!
In questi ultimi giorni ci sono stati segnali davvero incoraggianti, dove un mondo politico e di amministratori regionali hanno inciso a chiare lettere la determinazione nel portare nella sanità dell’Abruzzo, con Gianni Chiodi e del Veneto, con Luca Zaia le cure compassionevoli con il metodo Stamina, poiché le ordinanze dei Magistrati rimangono una chimera visto il blocco delle liste d’attesa negli Spedali di Brescia contrastando l’accesso ai diritti acquisiti dei malati. Il tempo davvero rappresenta un nemico insopportabile per queste patologie ad esito infausto e devastante per la dignità dei malati, che suonano purtroppo come una doppia condanna a morte.
La senatrice Cinzia Bonfisco, componente del Gruppo Interparlamentare per le cure compassionevoli, in un comunicato è vicina a questa ulteriore battaglia: "Sono vicina da sempre ai manifestanti che oggi hanno voluto rappresentare al Governo la loro crescente disperazione di fronte al diritto alla cura che viene loro negata. Quella tenda montata da mesi da persone civili e tenaci avrebbe meritato un po' più di rispetto. Il rispetto per i cittadini legittima le Istituzioni. Questo vale soprattutto per un Governo nemmeno scelto dai cittadini. Mi fa piacere che il Ministro Lorenzin relazioni al Consiglio dei Ministri ma la prego di rispondere prima ai Presidenti di Veneto e Abruzzo, Zaia e Chiodi, che le hanno comunicato la disponibilità a supportare l'Ospedale di Brescia allo scopo di far scorrere la lista dei poveri pazienti, spesso bambini, in attesa da mesi. Ringrazio i Presidenti Zaia e Chiodi per la vicinanza che dimostrano ai loro cittadini e ai loro pazienti. In questi giorni di forte contestazione alle Istituzioni, il loro esempio, come quello dei fratelli Biviano, ci aiuta a difendere il grande valore della democrazia e della cittadinanza".
Mentre i ragazzi del Civico 117 A scelgono Piazza del Pantheon a Roma per incontrarsi, contemporaneamente a Brescia, verso le 10 sul piazzale degli Spedali Civili ci sarà la presenza non solo dei malati bloccati nella lista d’attesa, ma di una delegazione che chiederà un incontro pubblico con l’ufficializzazione delle richieste avanzate, poiché nonostante le ordinanze urgenti giudiziarie, 150 malati sono stati messi in standby con un fermo che si protrae dal mese di maggio.
Oggi si chiederà lo sblocco immediato della lista e la comunicazione della loro programmazione nei mesi a seguire, anche la fissazione immediata delle date di ricovero; inoltre una pubblica lista di attesa (con i giusti accorgimenti relativi alla privacy).
Roma-Brescia stiamo arrivando! Questo è il grido di chi, nelle difficoltà quotidiane inimmaginabili, ha deciso che non vuole più subire i soprusi, e pretende le risposte da chi dovrebbe tutelare le persone più bisognose, quelle che nel male del vivere hanno dato una lezione di vita, di dignità e coraggio… valori non vendibili, ma sicuramente semi importanti da donare a chi vuole cambiare questo mondo.
Una società civile è lo specchio dei diritti umanitari onorati. Ad oggi il fondamento della libertà e della giustizia sociale sembrano avere poca concretezza e gli addetti ai lavori dovranno dare prova di una fruttuosa volontà riassegnando lustro a questo paese logorato da faide politiche, dell’illustre scienza, e dall’indifferenza.
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