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Editoriali

STAMINA, CURE COMPASSIONEVOLI: OGGI LA DISCUSSIONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

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Tempo di lettura 5 minuti Sandro e Marco Biviano: Speriamo che oggi le nostre richieste vengano accolte, altrimenti ripeteremo ad oltranza il blocco del traffico di Roma nei giorni e orari più disparati.

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di Cinzia Marchegiani

Sembra una finale di coppa, ma è qualcosa di più grande, è la determinazione di un popolo fatto di donne e uomini che ha sofferto le ingiustizie regalate con una disinvoltura incredibile, dalle Istituzioni, dalle leggi vilipese e tornate a brillare perché, a dispetto di chi diceva che era tutto nella norma la bocciatura di una sperimentazione autorizzata da una legge di Stato, un Tribunale Amministrativo ha ribaltato non solo la sentenza ma attribuito pesanti responsabilità.

E’ il popolo prostamina che vuole ora chiarezza e la pretende poiché troppe cose non tornano, troppi misteri e mancanze di responsabilità hanno segnato le vite e le morti di tanti malati. Roma e Brescia, la manifestazione si incanala in queste due città che sono diventate gli emblemi di una battaglia epocale.

Nella capitale nel Consiglio dei Ministri sarà discusso proprio oggi martedì 17 dicembre 2013 il caso stamina e le cure compassionevoli.

Il Civico 117 A aveva fatto recapitare una lettera sia al Presidente del Consiglio che al Ministro della Salute in cui si chiedeva un’emissione di un decreto di urgenza sanitaria per  tutelare le persone malate, bambini ed adulti in fin di vita, affinché sia rispettato il sacrosanto diritto di accedere al metodo Stamina quale terapia ad uso compassionevole, senza dover ricorrere alle sentenze di un Tribunale per vedere garantiti i propri diritti.

I ragazzi del presidio, proprio lo scorso 13 dicembre avevano riacceso la protesta con un blocco della circolazione per le vie di Roma, e solo alle 17 erano stati ricevuti a Palazzo Chigi dove il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il sottosegretrario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dott.ssa Elisa Grande gli confermavano l’inserimento dell’ordine del giorno nella giornata politica che ora si appesantisce di tensioni e responsabilità ancora più grandi.

Sandro e Marco Biviano non indietreggiano e avvertono, speriamo che oggi le nostre richieste, riguardo la emissione di un decreto ministeriale d'urgenza  che ripristini la legalità e il diritto costituzionale sancito dall'art.32 a tutt’ora negati, vengano accolte. Altrimenti ripeteremo ad oltranza il blocco del traffico di Roma nei giorni e orari più disparati. Non molleremo mai!

In questi ultimi giorni ci sono stati segnali davvero incoraggianti, dove un mondo politico e di amministratori regionali  hanno inciso a chiare lettere la determinazione nel portare nella sanità dell’Abruzzo, con Gianni Chiodi e del Veneto, con Luca Zaia le cure compassionevoli con il metodo Stamina, poiché le ordinanze dei Magistrati rimangono una chimera visto il blocco delle liste d’attesa negli Spedali di Brescia contrastando l’accesso ai diritti acquisiti dei malati. Il tempo davvero rappresenta un nemico insopportabile per queste patologie ad esito infausto e devastante per la dignità dei malati, che suonano purtroppo come una doppia condanna a morte.

La senatrice Cinzia Bonfisco, componente del Gruppo Interparlamentare per le cure compassionevoli, in un comunicato è vicina a questa ulteriore battaglia: "Sono vicina da sempre ai manifestanti che oggi hanno voluto rappresentare al Governo la loro crescente disperazione di fronte al diritto alla cura che viene loro negata. Quella tenda montata da mesi da persone civili e tenaci avrebbe meritato un po' più di rispetto. Il rispetto per i cittadini legittima le Istituzioni. Questo vale soprattutto per un Governo nemmeno scelto dai cittadini. Mi fa piacere che il Ministro Lorenzin relazioni al Consiglio dei Ministri ma la prego di rispondere prima ai Presidenti di Veneto e Abruzzo, Zaia e Chiodi, che le hanno comunicato la disponibilità a supportare l'Ospedale di Brescia allo scopo di far scorrere la lista dei poveri pazienti, spesso bambini, in attesa da mesi. Ringrazio i Presidenti Zaia e Chiodi per la vicinanza che dimostrano ai loro cittadini e ai loro pazienti. In questi giorni di forte contestazione alle Istituzioni, il loro esempio, come quello dei fratelli Biviano, ci aiuta a difendere il grande valore della democrazia e della cittadinanza".

Mentre i ragazzi del Civico 117 A scelgono Piazza del Pantheon a Roma per incontrarsi, contemporaneamente a Brescia, verso le 10 sul piazzale degli Spedali Civili ci sarà la presenza non solo dei malati bloccati nella lista d’attesa, ma di una delegazione che chiederà un incontro pubblico con l’ufficializzazione delle richieste avanzate,  poiché nonostante le ordinanze urgenti giudiziarie, 150 malati sono stati messi in standby con un fermo che si protrae dal mese di maggio.

Oggi si chiederà  lo sblocco immediato della lista e la comunicazione della loro programmazione nei mesi a seguire, anche la fissazione immediata delle date di ricovero; inoltre una pubblica lista di attesa (con i giusti accorgimenti relativi alla privacy).
 
Roma-Brescia stiamo arrivando! Questo è il grido di chi, nelle difficoltà quotidiane inimmaginabili, ha deciso che non vuole più subire i soprusi, e pretende le risposte da chi dovrebbe tutelare le persone più bisognose, quelle che nel male del vivere hanno dato una lezione di vita, di dignità e coraggio… valori non vendibili, ma sicuramente semi importanti da donare a chi vuole cambiare questo mondo.

Una società civile è lo specchio dei diritti umanitari onorati. Ad oggi il fondamento della libertà e della giustizia sociale sembrano avere poca concretezza e gli addetti ai lavori dovranno dare prova di una fruttuosa volontà riassegnando lustro a questo paese logorato da faide politiche, dell’illustre scienza, e dall’indifferenza.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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Aggressione omofoba a Roma: chi ha più prudenza l’adoperi!

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Mercoledì due ragazzi, per un bacio, sono stati aggrediti da un gruppo di egiziani al grido: “Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare” rischiando davvero grosso.


Per fortuna, invece di reagire, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine che, prontamente, sono intervenute mettendo in salvo i due ragazzi. In queste situazioni “Ci vuole prudenza!”

È un pensiero che la mia generazione ha recepito troppe volte in malo modo e, di contro, le generazioni attuali non sanno neanche da dove provenga.

E se alla mia età arrivo a scrivere di questo è perché il clima che si respira in ogni parte del mondo predica proprio la prudenza. Assistiamo, troppe volte, a situazioni in cui le aggressioni, le violenze, i soprusi colpiscono e fanno piangere proprio perché quella virtù molto predicata e poco praticata, la prudenza appunto, viene accantonata per imporre magari le nostre ragioni di fronte a soggetti che non hanno nulla da perdere pronti a tutto e senza scrupoli.

E non mi si venga a dire “ci rivuole il manganello” perché violenza chiama violenza, aggressione chiama aggressione, sopruso chiama sopruso.

Non so “offrire” una ricetta perché i tanti “Soloni”, esperti in materia, sono decenni che “toppano”, sbagliano, predicando il “dente per dente”.

Occorre “certezza di pena” e “controllo del territorio”. E se a tutto ciò aggiungiamo un “cultura woke” che, a mio avviso, vuole imporre a colpi di “politicamente corretto” scelte sulla vita di ognuno ci ritroveremo davvero a riconsiderare vero ed attuale il pensiero di Thomas Hobbes “Homo hominis lupus”, l’uomo è lupo agli uomini.

Perché l’integrazione non si impone per legge come anche l’inclusione.
Sono processi che passano attraverso l’accettazione di entrambe le parti in modo paritetico e rispettoso ognuno dell’altro.

Quindi, “prudenza” perché, come diceva Henry de Montherlant: Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza”.

l’immagine rappresenta l’allegoria della Prudenza

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Editoriali

L’illusione della superiorità e l’incoscienza di chi crede di avere una coscienza superiore: Beata ignoranza!

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Nell’era dell’informazione e dell’autorealizzazione, sempre più individui si convincono di possedere una coscienza superiore, una sorta di illuminazione intellettuale e morale che li pone al di sopra della massa. Questa percezione, spesso priva di una reale base di merito, non solo è pericolosa, ma anche profondamente ingannevole. L’illusione della superiorità può infatti condurre a un’autocelebrazione sterile e alla svalutazione di tutto ciò che non rientra nella propria visione del mondo.

L’autocompiacimento dell’ignoranza

Uno dei fenomeni più diffusi è l’autocompiacimento dell’ignoranza. Alcuni individui, forti di una conoscenza superficiale acquisita attraverso fonti discutibili o parziali, si autoconvincono di avere una comprensione profonda e completa delle cose. Questo atteggiamento li porta a rifiutare qualsiasi opinione contraria, chiudendosi in una bolla di autoconferma. Il paradosso è che più limitata è la loro comprensione, più ferma è la loro convinzione di essere superiori.

La mediocrità travestita da eccellenza

Chi si illude di avere una coscienza superiore spesso ignora la necessità di un’autoanalisi critica e di un continuo miglioramento. Questa mancanza di umiltà e di riconoscimento dei propri limiti porta a una stagnazione intellettuale e morale. La mediocrità, in questo contesto, si traveste da eccellenza, mascherata da un velo di arroganza e presunzione. La vera eccellenza richiede infatti la capacità di riconoscere i propri errori e di apprendere continuamente dall’esperienza e dagli altri.

Il confronto con la realtà

Per smascherare l’illusione di una coscienza superiore, è essenziale confrontarsi con la realtà in modo aperto e onesto. Questo implica ascoltare opinioni diverse, accettare critiche costruttive e riconoscere l’importanza della competenza e dell’esperienza. Solo attraverso questo confronto si può sviluppare una vera comprensione e una consapevolezza autentica.

L’importanza dell’umiltà

L’umiltà è la chiave per evitare la trappola dell’illusione di superiorità. Riconoscere che la propria conoscenza è limitata e che c’è sempre spazio per migliorare è il primo passo verso una crescita autentica. L’umiltà permette di apprendere dagli altri e di riconoscere il valore della diversità di pensiero e di esperienza. Solo con questa attitudine si può sviluppare una coscienza realmente superiore, basata non sulla presunzione, ma sulla consapevolezza e sulla continua ricerca del miglioramento.

L’illusione di una coscienza superiore è un inganno pericoloso che porta all’arroganza e alla stagnazione. La vera superiorità non risiede nella convinzione di essere migliori degli altri, ma nella capacità di riconoscere i propri limiti, di apprendere continuamente e di confrontarsi con la realtà in modo aperto e umile. Solo attraverso questo percorso si può raggiungere una consapevolezza autentica e contribuire in modo significativo al proprio sviluppo e a quello della società.

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