Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Roma – In tema di Halloween, sembra essere un inizio di stagione “stregato” per la Roma VIII. La squadra di mister Fabrizio Fiaschetti ha conquistato appena quattro punti in cinque gare, ma probabilmente ne avrebbe meritati di più. Ne è convinto Franco Buonocore, esterno d’attacco classe 1990 che domenica scorsa a Monteporzio è stato schierato da mezz’ala nei tre di centrocampo. «Nelle ultime due partite avremmo dovuto fare bottino pieno e invece abbiamo preso appena un punto. Col Bellegra in casa abbiamo giocato a una porta e alla fine con un tiro gli ospiti hanno vinto la partita, mentre sulla sfida pareggiata domenica a Monteporzio per 3-3 non vorrei nemmeno tornare perché ancora brucia. All’intervallo eravamo in vantaggio 3-1 (in gol Cristelli, Antunes e proprio Buonocore, ndr) e avevamo l’opportunità di giocare in superiorità numerica nel secondo tempo e invece ci siamo fatti rimontare. E’ vero che su un campo di quelle dimensioni giocare in dieci non è una grande penalizzazione, ma noi dovevamo gestire meglio quella situazione». L’ex giocatore del Casilina, però, guarda avanti. Anzi in alto. «Questo è un gruppo formato da tanti ragazzi molto validi e dobbiamo continuare a pensare di poter rientrare in discorsi di vertice – spiega Buonocore – Tra l’altro le altre ci “aspettano”, la classifica è corta». E il calendario fornisce un bell’assist ai capitolini. «Domenica ospitiamo lo Scalambra Serrone primo della classe. E’ una squadra appena retrocessa dalla Promozione ed è in testa, quindi ha dei valori. Ma noi siamo carichi al punto giusto e vogliamo centrare una bella vittoria. Tra l’altro finalmente si tornerà a giocare a porte aperte e questo ci darà ulteriori stimoli». L’esterno, già a bersaglio due volte in stagione, parla anche della sua “nuova” posizione da mezz’ala. «Un ruolo che mi piace» conferma Buonocore che conclude parlando delle sensazioni per il suo ritorno alla Roma VIII. «Qui sono cresciuto nel settore giovanile e ho vinto anche un campionato di Promozione al mio secondo anno di prima squadra con mister Pagliarini e gente del calibro di Cerroni, Giammaria e Milazzo. Ho ritrovato alcuni ragazzi come Di Mena e un ambiente piacevole, sono felice di essere tornato».
Correlati