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Redazione
Colonna (Rm) – E’ un po’ il factotum del Colonna, sempre più un uomo-società. Daniele Fedeli, nel corso del tempo, ha guadagnato la stima e l’affetto di tutto l’ambiente del club presieduto da Giancarlo Urgolo. E quando c’è stato bisogno di una soluzione per la panchina della Juniores provinciale, la società si è rivolta a lui, già preparatore atletico della prima squadra nonché tecnico dei due gruppi Esordienti 2003 e 2004. «Sono alla guida di questo gruppo da qualche settimana – spiega Fedeli – e mi ha fatto molto piacere che gli stessi ragazzi abbiano insistito per avermi come tecnico. Abbiamo giocato già quattro gare ottenendo due vittorie, una sconfitta immeritata e beffarda per 3-4 e un pareggio interno per 0-0 sabato scorso con la Cavese. Ma sono convinto che questa squadra possa recitare un girone di ritorno da protagonista, puntando decisamente più in alto rispetto alla posizione di classifica attuale». Per quanto riguarda il match con la Cavese, Fedeli sottolinea come la sua squadra abbia «sempre tenuto il pallino del gioco in mano, mancando solo di un po’ di incisività. Avremmo meritato di vincere, ma purtroppo abbiamo sciupato qualche occasione e non siamo riusciti a sbloccarla». Nel prossimo turno il Colonna sarà ospite dell’Atletico Morena, squadra di alta classifica. «Ma in questo girone non credo ci siano avversari “impossibili” da affrontare – rimarca Fedeli -, anche perché sono fiducioso sulle possibilità dei miei ragazzi». Fedeli, come detto, gestisce anche due gruppi della Scuola calcio. «I metodi rispetto al settore di base sono molto diversi a livello di approccio coi ragazzi. Coi più grandi bisogna avere un atteggiamento differente». La chiusura è dedicata proprio a due parole anche sui due gruppi Esordienti che sono sotto la sua gestione. «Innanzitutto approfitto per ringraziare Christian Ritucci che mi aiuta con i 2003 e Flavio Catoni, capitano della Juniores, che fa lo stesso col gruppo 2004. Visto che ho più competenze, è fondamentale avere un sostegno su queste due categorie. Comunque si tratta di due squadre molto promettenti: i 2003 li alleno da cinque anni e sono pronti per lo “sbarco” nell’agonistica dove, sono certo, faranno molto bene. Anche i 2004 hanno qualità e devono continuare a impegnarsi come stanno facendo».
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