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Redazione
Roma – Non solo una selezione maggiore che sembra davvero nell’anno buono per il salto in Prima categoria. Ma il Torre Angela del presidente Roberto Ciani e del suo vice e figlio Fabrizio può gonfiare il petto per i tanti risultati positivi del settore giovanile agonistico. E pure il settore di base promette molto bene se si osserva l’inizio di stagione “da record” degli Esordienti 2003 di mister Paolo Procacci. «Finora abbiamo vinto sei gare su sei ufficiali (anche se in questa categoria non c’è ancora l’arbitro, ndr) ai quali vanno aggiunte le tre amichevoli del pre-campionato. Insomma non possiamo lamentarci di questi ragazzi» sorride l’allenatore del giovane gruppo, al terzo anno di Torre Angela e al primo alla guida di questa squadra. «Devo rivolgere un pubblico complimenti a Claudio Paolacci, il tecnico che ha allenato questi ragazzi fino alla scorsa stagione. Li ha preparati davvero bene e io ho solo dovuto proseguire il suo lavoro. Non essendoci classifica, ho detto ai ragazzi che le dobbiamo vincere tutte per sentirci primi – sorride il tecnico – Scherzi a parte, l’obiettivo principale del nostro gruppo, comunque, è continuare a crescere e prepararsi per l’agonistica della prossima stagione: alcuni di loro inizieranno a saggiarla a inizio 2016 magari rispondendo a qualche convocazione dell’attuale gruppo di Giovanissimi provinciali B». L’aspetto che più ha colpito mister Procacci è uno in particolare. «Raramente mi è capitato di vedere ragazzini così piccoli essere già “squadra”, non pensare solamente a giocare in maniera egoistica. E’ chiaro che alla loro età ci sono ancora tante cose da migliorare: stanno affrontando il primo anno di calcio a undici su campo grande e dunque devono ancora imparare a tenere le giuste distanze e soprattutto a muoversi negli spazi senza palla. Tra l’altro per mia mentalità cerco di far capire loro di giocare il più possibile nella metà campo avversaria e i ragazzi sembrano recepire bene». Il tecnico sabato prossimo avrà un appuntamento personale molto importante. «Affronterò l’esame finale per conseguire il patentito Uefa B. Ho 36 anni e sto dedicando tanto tempo a questa mia passione: ho dovuto smettere di giocare per un infortunio al ginocchio, ma volevo rimanere nel mondo del calcio e il Torre Angela me ne ha dato la possibilità. Vorrei affrontare assieme a questo gruppo la mia prima esperienza nell’agonistica la prossima stagione, dipenderà molto dalle scelte della società».
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