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Ariccia (Rm) – Lo Sporting Ariccia è pronto a ripartire. Il “nuovo” mini campionato di Eccellenza ripartirà domenica, curiosamente da quella sfida sul campo dell’Unipomezia che aveva aperto le partite ufficiali a fine settembre con un pirotecnico 3-3. Ma la formazione castellana, che porterà avanti la sua filosofia di valorizzazione del gruppo e dei giovani del territorio, non tornerà in campo solo per onore di firma: “Non è vero che non abbiamo niente da perdere – dice mister Eliano Trinca – Siamo primi in classifica a dieci giornate dalla fine, dobbiamo giocare al massimo pensando che abbiamo un’occasione importante”. Sulla sfida di domenica a Pomezia, l’analisi dell’allenatore è schietta: “Credo che la partita di fine settembre possa rappresentare un campanello d’allarme per i nostri avversari che ci conoscono un po’ di più. Loro hanno una serie di grandi giocatori che hanno un curriculum importantissimo, noi tanta fame e un foglio bianco su cui scrivere la nostra storia, a cominciare dal sottoscritto. Dopo la sfida esterna all’Unipomezia, ospiteremo la Lupa Frascati: sono le due squadre favorite, ma è meglio affrontarle subito”. La ripresa del campionato è un premio per un gruppo che non si è praticamente mai fermato: “Coi ragazzi ci siamo allenati con determinazione proprio per farci trovare pronti qualora ci fosse stata la possibilità – ricorda il tecnico – La società ha voluto assecondare questo desiderio della squadra e ora vogliamo dare il massimo. A livello di condizione la squadra sta bene, abbiamo fatto alcune “partitine interne” anche se la gara ufficiale è qualcosa di diverso”. E poi la forza dello Sporting Ariccia, ancora una volta, dovrà essere la compattezza del gruppo: “Abbiamo cambiato pochissimo rispetto alla prima fase di stagione. Sono arrivati il giovane Gagliardi, un 2002, il portiere Sciarra (classe 1999) e due giocatori importanti come Dari, che deve recuperare un po’ di condizione ma può darci tanto, e Vartolo, che conosco da tempo e che regala esperienza e leadership a un gruppo che è una “Juniores mascherata”. Siamo tutti curiosi di vedere cosa saremo capaci di fare” conclude Trinca.
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