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di Christian Montagna
Tunisia – Un esodo di massa è quello che sta vivendo la Tunisia nei due giorni dopo la strage di Sousse che ha visto morire per mano dei terroristi quasi quaranta persone e ferirne altrettante. I due alberghi di lusso presi nel mirino preso si sono trasformati in luoghi di morte e disperazione. A colpi di kalashnikov, i terroristi hanno puntato su ombrelloni e sdraio per sparare all’impazzata.La spiaggia protagonista di morte e distruzione è stata riaperta ma di turisti nemmeno l'ombra.
L’obiettivo dell’Isis. Erano proprio l'Occidente e gli occidentali gli obiettivi della spiaggia di Sousse. Secondo alcune testimonianze dei sopravvissuti, i terroristi avrebbero scelto le proprie vittime tra i bagnanti della spiaggia. "Siamo di fronte ad un terrorismo autoctono e microcellulare formato da piccoli gruppi difficili da identificare" ha riferito Magdi Allam in merito all'attentato. I tunisini oggi sono scesi in piazza chiedendo di non essere lasciati soli in questa lotta al terrorismo.
La fuga dalla Tunisia. Quasi 2200 turisti britannici e seicento belgi che alloggiavano presso le località di El Kantaoui, hanno lasciato il paese a bordo di dieci aerei diretti nel Regno Unito e quattro nel Belgio. Il commissario regionale per il turismo a Sousse aveva annunciato il grande esodo in seguito ai fatti del 26 Giugno. Anche I tour operator britannici Thomson e First Choice avevano annunciato sul loro sito web l'invio di dieci aeromobili in Tunisia per rimpatriare i loro clienti, in seguito all'attacco.
Le vittime. Riguardo la nazionalità delle vittime, ancora non e' stata ancora accertata quella di tutte le vittime dell'azione rivendicata dallo Stato islamico. L'Unita' di crisi della Farnesina sta verificando l'eventuale presenza di italiani, che attualmente non sembrano essere coinvolti nella strage. Ma i controlli stanno continuando, in collegamento con la nostra ambasciata. Il ministero dell'Interno tunisino ha diramato un primo elenco che comprende cinque tunisini, cinque tedeschi, quattro britannici, tre francesi e un belga. Secondo fonti ospedaliere fra le vittime vi sarebbero anche cittadini polacchi e cechi. L'Irlanda ha confermato la presenza di una propria cittadina tra i morti.
Il ritrovamento. La Protezione Civile, ieri mattina ha ritrovato in mare un cellulare gettato da uno degli attentatori: si tratta di Seifeddine Rezgui. Grazie ad alcune testimonianze, si è saputo che il terrorista aveva fatto una telefonata poco prima dell’attacco e aveva gettato il cellulare a mare. Da questo elemento, le autorità sperano di ricavarne informazioni utili a chiarire gli aspetti dell'accaduto.
Il ministro degli Esteri britannico. Sono 15 i morti accertati al momento in Gran Bretagna alla strage di Sousse. Il Foreign Office però teme che il numero dei caduti possa crescere nelle prossime ore. Nella storia del Regno Unito, quella di Sousse è la strage più grande del terrorismo dopo gli attentati della metropolitana e degli autobus del 7 Luglio 200 in cui morirono 55 persone e ne rimasero ferite oltre 700.
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