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Redazione
Sora (FR) – "In provincia di Frosinone, grazie agli interventi della Regione, ci sarà la stessa qualità di cure sanitarie che nel resto del Lazio. Questo non vorrà dire assecondare esperienze fallimentari, strutture poco efficienti o piccoli orticelli politici che non hanno nulla a che fare con l'interesse dei malati – dichiara Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio" – Le difficoltà riscontrate in questo periodo stanno nella necessità di dover riequilibrare gli errori della passata gestione che hanno creato forti disparità tra i cittadini delle diverse province e nel blocco del turnover imposto dal Governo che impedisce l'assunzione di nuovi medici. I primi e concreti segnali sul cambiamento che stiamo portando nella sanità laziale li abbiamo avuti con la soppressione delle macroaree, con l'apertura di 15 case della salute entro la fine del 2014 (una delle prime già attiva a Pontecorvo), con la deroga al blocco del turnover salita al 15% e con la nascita della centrale unica degli acquisti. Il mio impegno – rilancia la consigliera Bianchi – sarà quello di contribuire affinché il territorio frusinate possa beneficiare al meglio del modello di sanità della Regione guidata da Zingaretti, rimediando alle scellerate scelte del passato. Tutte le strutture sanitarie locali, infatti, saranno gestite secondo dei criteri ben precisi e legati ad un nuovo modo di concepire le cure mediche che risulteranno più efficienti, veloci e vicine ai malati. Bene ha fatto il presidente Zingaretti, che oltre a dare rassicurazioni sul mantenimento del reparto di ortopedia, ha anche annunciato il potenziamento della struttura di Sora con un’area di oncologia. Le strutture locali, dunque, avranno maggiori servizi e non saranno più chiuse. Alla luce di questo e della disponibilità del presidente Zingaretti ad incontrare da subito i sindaci del comprensorio sorano, le proteste prolungate e sopra le righe di questi giorni potrebbero apparire come dei tentativi di strumentalizzare un tema che non può prestarsi a giochi politici".
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