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di Maurizio Costa
Garowe (Somalia)
– I terroristi di al-Shabaab hanno fatto esplodere un autobus che trasportava decine di dipendenti dell'Onu a Garowe, in Somalia, nella regione del Puntland. Le vittime accertate finora sono 9, sette somali e due kenioti.
L'attentato è stato rivendicato dei terroristi di al-Shabaab, che, il due aprile scorso, avevano fatto irruzione nel campus universitario di Garissa, in Kenya, provocando la morte di 147 studenti, soprattutto cristiani.
Ali Salad, un alto funzionario della polizia locale, ha affermato che "è un giorno buio, ma i terroristi devono sapere che il sangue non andrà sprecato invano. Dovremo avere il pugno di ferro".
Nicholas Kay, rappresentante dell'Onu in Somalia, ha affidato a Twitter il suo pensiero: "Condanno l'attacco di questa mattina a Garowe. Provo scioccante sgomento per le vittime".
Secondo fonti locali, la bomba sarebbe stata piazzata sotto un sedile del mini autobus per poi essere azionata a distanza con un comando elettronico. Nel momento dell'esplosione, il veicolo stava passando proprio davanti la sede dell'Onu. L'attacco avrebbe potuto provocare molti più morti di quelli effettivi.
La storia – I terroristi di al-Shabaab, che in italiano vuol dire "i giovani", sono stanziati in Somalia e combattono l'autorità centrale dopo che l'Onu ha aiutato il paese a diventare democratico e ad avere un governo imparziale. Solamente sette giorni fa, il gruppo aveva attaccato il ministero dell'Istruzione somalo, provocando dieci vittime.
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