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Cronaca

SMANTELLATO IL MANDAMENTO MAFIOSO DI CORLEONE: ERA IN PROGRAMMA ATTENTATO AD ALFANO

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Tempo di lettura 2 minutiDalle intercettazioni captate ai mafiosi si evince: “Dovrebbe fare la fine di Kennedy”

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di Andrea Li Causi
 
Palermo – E’ stato smantellato il nuovo assetto mafioso di Cosa Nostra che stava creando la sua roccaforte nei comuni di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina, nel palermitano, luoghi in cui Riina e Provenzano hanno esercitato il loro potere. L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri del Gruppo di Monreale con l’ausilio di unità cinofile che son servite per cercare armi. L’inchiesta è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e a conclusione dell’operazione sono stati tratti in arresto 6 boss e gregari accusati si associazione a delinquere di stampo mafioso, danneggiamento, illecita detenzione di armi da fuoco. L’indagine nasce da un’indagine sviluppata tra il settembre 2014 e gennaio 2015 denominate rispettivamente “Grande Passo” e “Grande Passo 2” in cui furono smantellate le famiglie mafiose di Corleone e Palazzo Adriano. Le indagini hanno permesso di individuare il capo mandamento in Rosario Lo Bue, fratello di Calogero Lo Bue, quest’ultimo già condannato per il favoreggiamento del Boss Bernardo Provenzano. La figura di Lo Bue, nel corso delle indagini, è emersa come una figura carismatica con l’intento di continuare il lavoro lasciato da Bernardo Provenzano. E’ emerso inoltre il principio saldo di Cosa Nostra sul sostentamento dei familiari degli affiliati al clan e che però sono detenuti.
 
I mafiosi arrestati volevano fare un attentato al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, le indagini e gli arresti hanno scongiurato tale avvenimento. Dalle intercettazioni captate dai mafiosi si evince: “Dovrebbe fare la fine di Kennedy” e aggiungono inoltre che “Se c'è l'accordo gli cafuddiamo (diamo) una botta in testa. Sono saliti grazie a noi. Angelino Alfano è un porco. Chi l'ha portato qua con i voti degli amici? E' andato a finire là con Berlusconi e ora si sono dimenticati tutti. Dalle galere dicono cose tinte (brutte) su di lui”. Ma le parole aspre contro Alfano non finiscono qui poiché dalle intercettazioni si evince : “E' un cane per tutti i carcerati Angelino Alfano. Perché a Kennedy chi se l'è masticato (chi l'ha ucciso)? Noi altri in America. E ha fatto le stesse cose: che prima è salito e poi se li è scordati”. Un elemento che emerge in questa intercettazione tra due boss è che Kennedy sarebbe stato eliminato perché sarebbe stato eletto dai boss ma non avrebbe rispettato gli accordi. 

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