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di Roberto Ragone
Un lungo abito bianco, una barba altrettanto lunga, come appare in un video, Sergio Zanotti è prigioniero da sette mesi, in Siria, di un gruppo armato non identificato, come riferisce il sito russo Newsfront. A quanto si apprende da fonti dell’Unità di crisi della Farnesina, le autorità italiane sono al corrente del video da diversi giorni e stanno seguendo il caso. Sergio Zanotti appare in ginocchio, all’aperto, con alcuni ulivi alle spalle, e come di prassi, alle sue spalle una figura vestita di nero che lo minaccia con un fucile mitragliatore. In mano l’italiano tiene un cartello con una data, pare il 15 novembre 2016. In un’altra foto è in piedi, scalzo, e tiene in mano lo stesso cartello.
“Mi chiamo Sergio Zanotti” dice con accento bresciano, a bassa voce “ e da sette mesi sono prigioniero qui in Siria. Prego il governo italiano di intervenire nei miei confronti prima di una eventuale esecuzione.” Il video pare giri sul web da circa una settimana, e l’uomo non pare particolarmente provato da sette mesi di prigionia. Gli investigatori stanno ricostruendo la sua vicenda: infatti Zanotti è partito alcuni mesi fa per la Turchia, dove si sono perse le sue tracce.
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