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Esteri

Siria, dopo il gelo arriva l'intesa Usa – Russia per la tregua

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Tempo di lettura 2 minuti Aleppo è la città che ha pagato un conto altissimo per questo conflitto con oltre 700 civili uccisi dai bombardamenti tra cui 160 bambini

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di Paolino Canzoneri

GINEVRA – Venerdi scorso il ministro degli Esteri americano John Kerry e quello russo Sergey Lavrov a seguito di lunghe trattative durante una intera giornata hanno annunciato che Stati Uniti e Russia hanno raggiunto un importante accordo per una tregua di sette giorni in Siria. La stipula dell'accordo, che se applicato partirà da lunedi prossimo primo giorno della festa islamica Eid al-Asha, prevede una interruzione dei combattimenti in tutto il paese tale da apparire al ministro americano Kerry un vero e proprio punto di svolta per l'intero conflitto e una concreta soluzione politica alla guerra civile in corso anche con una collaborazione militare sul posto. Una transizione politica per il paese troppo martoriato dal conflitto con l'obiettivo di creare condizioni ideali per riprendere concreti negoziati di pace. La tregua se rispettata consentirà il ritiro delle truppe siriane nella città di Aleppo per consentire l'entrata di aiuti umanitari. Aleppo è la città che ha pagato un conto altissimo per questo conflitto con oltre 700 civili uccisi dai bombardamenti tra cui 160 bambini. Mosca invece dovrà garantire che Assad rispetti la tregua mentre gli USA dovranno estirpare le forze dei ribelli laici e moderati da gruppi come Al Nusra e Isis cosi da poter poi continuare l'offensiva con azioni mirate a sconfiggere i terroristi dalla Siria creando l'opportunità per una mediazione diplomatica gestita dall'ONU e riportare la pace in quelle terre. Il regime di Assad controlla Homs, Latakia e Damasco città prevalentemente posizionate ad occidente e nella fascia costiera meridionale ed è sostenuto da Russia, Cina e dagli sciiti libanesi Hezbollah mentre risulta ancora poco chiara la posizione della Turchia che nonostante sia un paese della Nato ha aperto un dialogo con Putin e Assad ma riconosce nei curdi indipendentisti a nord della Turchia i veri nemici assoluti da combattere. Nessuno sembra appoggiare il regime di Abu Bakr al Baghdadi primo califfo e creatore dell'Isis ma ultimamente interessi economici legati alla vendita del greggio sembra abbia rafforzato la sua posizione e nonostante le Chiese cristiane in Giordania avessero chiesto pubblicamente di cessare ogni commercio di armi con i terroristi, la sconfitta del califfato appare lontano e pieno di insidie. Tenere unita la Siria in una sorta di federazione che lasci il controllo dei territori alle diverse etnie e religioni con la precisa volontà di eslcudere i terroristi sembra forse la strada da intraprendere ma al momento non trova l'accordo nè da parte di Assad che vuole mantenere il suo dominio e nè da parte della Russia di Putin. Simpatico il siparietto conclusivo della serata dei ministri USA e Russia in attesa del via definitivo all'annuncio di intesa dove Lavrov ha gentilmente offerto pizza e vodka ai giornalisti asserendo che la prima era stata offerta dalla delegazione degli Stati Uniti mentre la seconda dalla delegazione russa.

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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