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Redazione
SIRACUSA – La Guardia di Finanza di Siracusa ha individuato 29 dipendenti assenteisti della ex 'Provincia regionale' oggi "Libero Consorzio Comunale di Siracusa. I 'furbetti del cartellino', dislocati in 4 diverse sedi, durante l'orario di lavoro sono stati sorpresi a fare shopping per le vie del centro di Ortigia e in centri commerciali, a fare visite mediche in strutture sanitarie pubbliche e lavori di giardinaggio per privati. Le indagini, cominciate nel gennaio 2015, con pedinamenti e videoregistrazioni (6.800 ore) hanno permesso di contestare il reato di truffa aggravata. Le maggiori irregolarità venivano accertate presso la sede di via Roma dove le presenze erano segnate su un registro di carta, custodito dagli stessi dipendenti. Il procuratore Francesco Paolo Giordano ha annunciato che "i presunti dipendenti infedeli saranno deferiti all'amministrazione per i profili disciplinari, compreso il possibile licenziamento, e alla Procura della Corte dei Conti"
I provvedimenti emessi dall'Autorità Giudiziaria costituiscono l'epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, avviata nel mese di gennaio 2015, che ha consentito di rilevare condotte illecite da parte di numerosi dipendenti del Libero Consorzio Comunale, i quali, anche con la complicità di altri colleghi, si assentavano ingiustificatamente dal posto di lavoro, facendo risultare in maniera fraudolenta la presenza per l'intero turno previsto. L'accertamento è avvenuto mediante una minuziosa attività di videoregistrazione. Le microtelecamere installate nel perimetro di alcune sedi di servizio, hanno consentito di rilevare che i dipendenti, senza giustificato motivo, durante lo svolgimento del proprio turno lavorativo, uscivano dalle strutture senza giustificato motivo: tra questi, la maggior parte erano deputati a mansioni d'ufficio, attività per le quali era esclusa l'attività in servizio esterno. Nel complesso gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno visualizzato 6.800 ore effettive di video-registrazioni. I dipendenti monitorati si dedicavano ad attività di carattere privato, quali: shopping per le vie del centro di Ortigia e in centri commerciali dislocati in varie zone della città, in supermercati e mercatini rionali, visite mediche presso strutture sanitarie pubbliche e private, lavori di giardinaggio per conto di privati, lunghe attese nei vari uffici pubblici e, spesso, venivano videoripresi presso le proprie abitazioni durante il turno di lavoro.
Le operazioni di videoregistrazione hanno permesso, inoltre, di rilevare ulteriori gravi irregolarità commesse da alcuni dipendenti che ottemperavano alla timbratura del badge di altri colleghi attestandone in maniera fraudolenta, in loro assenza, l'inizio o la fine del turno di lavoro, consentendo loro di raggiungere in netto ritardo l'ufficio e di allontanarsene in largo anticipo o, addirittura, di assentarsene per l'intero turno. In sintesi le assenze quantificate ammontano a circa 1.114 ore a fronte di 2.538 di servizio programmate nei 137 giorni di durata degli accertamenti: una % di assenza minima del 12,5% e massima del 85,5%, con una media del 40%.
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