SINDACO LODI ARRESTATO, IL PD DAL CSM. RENZI: "NESSUN COMPLOTTO"

Redazione

Ma de che…Nessun complotto, i magistrati facciano il loro lavoro. Matteo Renzi in una intervista a Rtl interviene sulla vicenda del sindaco Dem di Lodi arrestato per turbativa d'asta. Una vicenda che ha creato polemiche e riportato al centro la questione morale con i verdiniani che sono arrivati a parlare di un 'assedio dei pm'. "Ma de che", replica su questo punto il premier Renzi.

Intanto mentre il sindaco, che è stato interrogato in carcere, si autosospende dal Pd, il caso finisce anche di fronte al Csm. Il laico del Pd Giuseppe Fanfani chiederà, forse già domani, l'apertura di una pratica in I commissione per verificare "la legittimità dei comportamenti tenuti e dei provvedimenti adottati" in questa vicenda. Ad annunciarlo è lo stesso consigliere, che definisce il provvedimento adottato nei confronti del sindaco di Lodi "ingiustificato e comunque eccessivo". Ed è scontro al Csm per la richiesta con l''intero gruppo dei consiglieri di Area accusa Fanfani di "un'indebita interferenza sull'autonomia e sulla serenità dei magistrati".

"Ovviamente – dice il leader Pd – fa male perché impedisce di far vedere cose positive dell'Italia ma serve chiarezza e tranquillità e rispetto al complotto dico 'ma de che'. C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". "Chi è colpevole – ha aggiunto Renzi – è giusto che paghi ma nessuno tipo di stumentalizzazioni su questo. Non si gridi al complotto, al 'siamo assediati', se i magistrati vedono ipotesi di reato procedano, vadano a sentenza", ha concluso.

"Io mi arrabbio – dice ancora – perchè il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c'è dappertutto, c'è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri. Non c'è destra contro sinistra ma onesti contro ladri".

"M5s e Lega – accusa Renzi – usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c'entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria". "E' molto facile – dice il premier replicando agli attacchi di Salvini – fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione".

I dem stringono anche sulla prescrizione: vertice di maggioranza sulla prescrizione a Palazzo Chigi dopo che ieri i relatori in commissione Giustizia al Senato non hanno presentato un testo unificato proprio perchè nel governo manca ancora una sintesi. Alla riunione partecipa anche Ala e il testo unificato potrebbe essere presentato già oggi.