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“Considero necessario e non più rinviabile affrontare con urgenza il problema dell’impianto di compostaggio Sep di Pontinia. Ritengo opportuna la presentazione di un ordine del giorno che impegni l’amministrazione regionale ad assumere tutte le azioni e iniziative necessarie per fronteggiare questa vera e propria emergenza ambientale, fino anche eventualmente alla revoca della concessione per i titolari dell’azienda.
Mi occupo di questo tema dal 1995, quando ebbi l’onore di assumere l’incarico di assessore all’Ambiente della Provincia di Latina. La vicenda dei miasmi insopportabili si trascina ormai da troppo tempo. Numerosi residenti durante il giorno sono costretti a convivere con una situazione di grave disagio ambientale, tanto da non riuscire spesso a dormire a causa dei cattivi odori. Siamo in presenza di una azienda che sistematicamente viola le regole e di un’incompatibilità acclarata dell’impianto con il territorio.
Non dimentichiamo inoltre che questa zona è contigua a diversi agglomerati abitati ricadenti in altre amministrazioni, alla circostante area agricola e all’abbazia di Fossanova, un importante luogo di culto, monumento nazionale e sito di grande attrazione turistica.
Personalmente sono dell’avviso che si debbano realizzare impianti nel territorio, ma questa esigenza si deve coniare con la necessaria tutela della salute dei cittadini ed il loro sacrosanto diritto a vivere in ambienti salubri. Ritengo quindi doveroso che l’amministrazione regionale adotti tutte le misure restrittive possibili per far fronte al problema di natura ambientale, dalla chiusura temporanea del sito fino anche alla revoca della concessione”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.
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