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Editoriali

SILVIO CONTRO FITTO. LOTTA ALL'ULTIMO SANGUE

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Tempo di lettura 2 minutiAlle regionali pugliesi si realizza lo strappo tra l'ex Cavaliere e il suo ex pupillo.

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di Silvio Rossi

 

Alla fine potrebbero trovarsi uno contro l’altra Francesco Schittulli e Adriana Poli Bortone, il che equivale a dire che, per quanto riguarda le regionali pugliesi, la vera contrapposizione è tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi.
Nessuno dei due vuole fare un passo indietro. Il primo, perché sa che cedere rispetto ai propri candidati consiglieri significa autocondannarsi all’isolamento, non avere più in futuro la possibilità di chiedere alcunché, il secondo perché non concepisce, come non ha mai concepito in passato, la possibilità che qualcun altro nel partito gli detti la linea politica.
In questo dialogo tra sordi si stanno verificando situazioni assurde. Berlusconi incorona Schittulli per metterlo contro Fitto, e il candidato si schiera dalla parte di quest’ultimo. Quando anche lo stesso Schittulli chiede a Silvio di candidare i consiglieri fittiani, l’ex Cavaliere propone la Poli Bortone, che attualmente è parlamentare europea di Fratelli d’Italia. Il duo Fitto-Schittulli, che hanno ottenuto il sostegno del Nuovo Centro Destra e di Fratelli d’Italia, hanno dichiarato che con la candidatura dell’ex sindaco di Lecce, Forza Italia è fuori dalla coalizione che appoggia l’ultimo Presidente della Provincia di Bari.
Attualmente la situazione del centrodestra pugliese è alquanto contorta. Forza Italia, o perlomeno la costola del partito guidata dal commissario Vitali, mandato dal nazionale per estromettere Fitto dal controllo dei consiglieri, appoggia un candidato di un altro partito, contro un uomo che milita nelle sue file. Fratelli d’Italia, per voce della presidente Meloni, pur dichiarandosi lusingata della candidatura della Poli Bortone, sostiene Schittulli, contro quindi la sua candidata. Il Nuovo Centro Destra e la Lega, tanto per non perdere l’abitudine nazionale, puntano su due cavalli diversi, i primi per Schittulli i secondi per la candidata leccese.
Tra le schermaglie autodistruttive per la scelta del presidente, e gli arresti della giunta di Cellino San Marco, chi gongola è il candidato del centrosinistra Michele Emiliano, che vola nei sondaggi a una percentuale vicina al 50% dei voti, potendo diventare agevolmente il successore di Nicola Vendola alla guida della Regione.

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