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Cronaca

Sgominata banda di rapinatori: la Polizia di Stato fa irruzione in un casolare e arresta 7 persone

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Tra gli arrestati anche padre e figlio

La Polizia di Stato di Novara, Foggia e Bari ha arrestato sette cittadini italiani, originari del comune di Cerignola (FG) per detenzione di armi clandestine da sparo e altri reati.

I poliziotti del Servizio Centrale Operativo di Roma, delle Squadra Mobili di Novara, Bari e Foggia e del Compartimento Polizia Stradale Puglia hanno fatto irruzione all’interno di un casolare in località Cascine Gianotti, nel Comune di Sillavengo (NO).

Da giorni, gli investigatori della Squadra Mobile di Novara avevano notato la presenza di alcune autovetture che transitavano ripetutamente lungo le strade abitualmente percorse dai camion provenienti da aziende di trasporto della zona, talvolta appostandosi in coincidenza di alcuni degli incroci attraversati dai mezzi.

Insospettiti dall’atteggiamento dei veicoli e dei loro conducenti, i poliziotti hanno deciso di effettuare dei controlli più approfonditi, rilevando che due delle auto sospette erano in uso a due cittadini originari, rispettivamente, dei Comuni di Cerignola (FG) e Bari, alcuni dei quali con numerosi precedenti in materia di armi e rapine a mano armata in danno di camion/furgoni portavalori.

In particolare, i veicoli erano stati visti spesso transitare e sparire all’interno di un vicolo in località Cascine Gianotti – Sillavengo (NO) – nei pressi di uno stabile confiscato a seguito di una vasta operazione della Questura di Novara che, tra il 2015 ed il 2018, aveva colpito alcuni componenti della famiglia Di Giovanni, per i reati di usura, estorsione e riciclaggio.

Questa informazione è stata subito condivisa con le Squadre Mobili di Bari e Foggia, nonché con il Compartimento Polizia Stradale “Puglia”, da anni impegnate nel contrasto al fenomeno criminale degli assalti armati ai camion in transito sulle arterie viarie nazionali.

Dagli ulteriori elementi raccolti è emersa l’opportunità di una irruzione all’interno dello stabile per una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi.

L’operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo di Roma, è stata messa in atto la notte scorsa, attraverso un complesso dispositivo che ha visto impiegati circa 50 uomini appartenenti alla Squadra Mobile di Novara ed ai citati uffici di polizia pugliesi.

Una volta entrati, gli operatori hanno identificato un gruppo composto da 7 cittadini italiani, tutti originari del comune di Cerignola (FG), che stavano trascorrendo la notte nel garage del casolare, dormendo sui sedili posteriori di alcune autovetture, di cui due sono risultate rubate solo il giorno prima sul territorio novarese.

Alla vista dei poliziotti, tre individui hanno tentato di darsi alla fuga nascondendosi tra i cespugli della campagna limitrofa: due di essi sono stati subito individuati grazie ai visori notturni di ultima generazione in dotazione alla Questura di Novara; il terzo, abilmente

nascostosi tra la vegetazione approfittando della fitta oscurità, è stato tradito dal suono del proprio cellulare ed è stato quindi scovato e bloccato.

Uno dei pregiudicati aveva portato nel covo il proprio figlio ventenne, incensurato, verosimilmente per farlo partecipare ad un assalto armato.

Infatti, nel corso delle attività di perquisizione, sono state rinvenute due pistole pronte a sparare e con matricola abrasa, due grossi dispositivi jammer a lungo raggio, tradizionalmente utilizzati negli assalti ai camion per inibire il segnale dei dispositivi GPS montati a bordo dei trasporti di valore, due grossi barattoli contenenti chiodi tricuspidi, anch’essi utilizzati nel corso degli assalti su strada per bloccare il passaggio delle auto delle Forze dell’Ordine, nonché una serie di apparati radio ricetrasmittenti sintonizzati sulle stesse frequenze.

Alla luce di quanto accertato, 7 soggetti sono stati tratti in arresto per detenzione di armi clandestine da sparo, ed indagati per installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche e ricettazione delle auto rubate.

Proseguono le indagini per individuare l’obiettivo della tentata rapina che la banda stava preparando.

Le due auto rubate, una volta accertatane la provenienza, saranno restituite ai legittimi proprietari.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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