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Attraverso l'esame della scala e la portata delle attività esistenti, così come i più recenti sviluppi, la ricerca mostra che il live streaming di abuso per il pagamento non è più una tendenza emergente, ma una realtà consolidata. E’ di particolare preoccupazione nel contesto dei mercati emergenti a causa di una maggiore adozione di Internet.
di Cinzia Marchegiani
La cooperazione internazionale di polizia ha portato all'arresto di un uomo rumeno sospettato di aver abusato sessualmente la propria figlia di appena due anni, grazie alle riprese dell'abuso e la pubblicazione del materiale pedopornografico (CAM) on-line. La notizia da poco pubblicata dal sito Europol informa che l’autorità di polizia romene è riuscita a salvare la piccola bambina.
L’Autorità di contrasto romene specializzate nella lotta alla criminalità organizzata, e procuratori da Sibiu County, erano stati prontamente coinvolti in questa tragica storia. La mancanza di una legislazione armonizzata sulla conservazione dei dati ha presentato alcuni problemi nelle fasi iniziali dell'operazione. Tuttavia, l’abusante sospettato, la sua vittima e la loro ubicazione sono stati celeremente individuati. Il 24 febbraio 2015, le forze dell'ordine hanno arrestato il sospettato rumeno e perquisito la sua casa. Le prove trovate a casa sono materiale pedopornografico autoprodotto che l'autore aveva postato on-line. Wil van Gemert, Vice Direttore Operations dell'Europol, al margine di questa operazione internazionale afferma: "Questo è un esempio di cooperazione internazionale di polizia quanto veloce ed efficace può portare all'arresto di pedofili e di soccorso delle vittime, che continua ad essere una priorità molto alta per Europol ei suoi partner in tutto il mondo. Continueremo i nostri sforzi per combattere questo crimine orribile e per garantire un ambiente sicuro per i bambini di tutto il mondo."
IL FATTO
Il caso ha avuto inizio quando il Centro nazionale degli Stati Uniti per bambini scomparsi e sfruttati (NCMEC) ha ricevuto un rapporto di sospetti abusi sessuali su minori pubblicati su internet on-line, presentata tramite il loro CyberTipline. Questi rapporti sono costantemente analizzati e suddivisi per contribuire a garantire i bambini in pericolo. Gli analisti del NCMEC hanno recensito il rapporto, e dopo aver esaminato e valutato il contenuto, ha inviato le informazioni per US Immigration and Customs Enforcement (ICE) Homeland Security Investigations (HSI) Ufficio di collegamento presso Europol-Aia. Gli Agenti speciali HSI, coordinati con centro europeo Cybercrime di Europol (EC3), hanno lanciato immediatamente un'indagine. L’EC3 con un controllo crociato, analizzato tutti i dati ha prodotto un pacchetto di intelligence per le autorità rumene.
L’Europol ha attuato questa iniziativa nel quadro del EMPACT priorità Cybercrime, sfruttamento sessuale dei bambini online e coinvolge attualmente: il Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia e Svezia, più Norvegia.
Europol analizza le minacce e le tendenze di commerciale di minori online sfruttamento sessuale e deve fare i conti con l’espansione tecnologica dovuta alla crescita della copertura di Internet e l'ampia disponibilità di dispositivi mobili che sono sempre più in forma digitale della nostra società. I criminali che sfruttano sessualmente i bambini on-line stanno diventando sempre più imprenditorializzando grazie ai sviluppi tecnologici. Per questo il Centro criminalità informatica europea di Europol (EC3) ha prodotto una valutazione strategica analizzare le minacce e le tendenze di minori online sfruttamento sessuale (CSE), al fine di raccomandare soluzioni e consentire l'applicazione della legge e il settore privato per prevenire congiuntamente e combattere questi crimini orribili. La relazione è stata redatta dal EC3 per la coalizione finanziaria europea contro il commerciale dell’abuso sessuale sui bambini Online (EFC), che riunisce i principali attori delle forze dell'ordine, l'industria privata e della società civile in Europa per combattere CSE.
Attraverso l'esame della scala e la portata delle attività esistenti, così come i più recenti sviluppi, la ricerca mostra che il live streaming di abuso per il pagamento non è più una tendenza emergente, ma una realtà consolidata. E' di particolare preoccupazione nel contesto dei mercati emergenti a causa di una maggiore coinvolgimento di Internet.
E’ ormai anche consolidato che sia gli individui con un interesse sessuale limitato nei bambini, come quelli che invece hanno un forte interesse, producono e distribuiscono materiale pedopornografico (CAM) utilizzando nuove tecnologie online. Ciò include il ricatto profitto dei bambini per la diffusione di materiali indecenti che li raffigura, così come la distribuzione commerciale di immagini e video che sono auto-generati o ottenuto attraverso adescamento online. Il tipo di materiale che viene scambiato sul mercato può essere 'su misura', cioè creato su richiesta, e può portare direttamente ad ulteriori hands-on abusi.
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