Costume e Società
Serie TV: l’eredità del “Trono di spade” e le questioni ancora aperte a un anno dalla fine
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Il “Trono di spade” è stato uno dei telefilm più seguiti al mondo, ha infranto tantissimi record e sarà ricordato per sempre come una delle serie dall’impatto più forte nel settore. La serie TV è ispirata al prodotto letterario “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, saga fantasy ideata da George Martin e non ancora giunta a conclusione: nel frattempo, però, basta la popolarità della serie TV a trainare interi spin-off e prodotti collegati al mondo di “Game of thrones”.
L’ultima stagione di “Game of thrones”: il finale della serie tra effetti speciali e grandi delusioni
Che il “Trono di spade” abbia lasciato il segno è un fatto innegabile: oltre agli innumerevoli premi vinti (ben 59 Emmy award, il riconoscimento internazionale più importante a livello televisivo), agli ascolti stratosferici (anche tra il pubblico italiano, solitamente più indirizzato verso serie nostrane), agli stipendi altissimi e alle location da sogno, è stato anche un esempio di narrazione televisiva nuova, innovativa e in forte distacco rispetto alla tradizione del genere fantasy. Ma il “Trono di spade” è stato anche capace di notevoli delusioni: l’ultima stagione, infatti, ha lasciato l’amaro in bocca alla maggioranza dei fan. Non solo a causa del numero minore di episodi, solamente sei a confronto con i dieci delle prime sei stagioni e ai sette della settima stagione, ma soprattutto per la maniera sbrigativa con la quale sono stati trattati trama e personaggi, lasciando molte “storyline” in sospeso. Un’altra critica mossa all’ottava e ultima stagione è anche quella di aver lasciato buchi non indifferenti nella narrazione, errori che non sono stati perdonati dai fan che hanno decretato il gradimento degli ultimi episodi ai minimi storici, rispetto invece ai pareri entusiasti relativi a tutte le stagioni precedenti.
Cosa rimane del “Trono di spade” oggi: gli omaggi tra spin-off, giochi e merchandising
Il rilievo che questa serie ha avuto per il mondo televisivo può essere assimilato a quello che ha ottenuto e mantiene ancora oggi nel mondo dell’intrattenimento: sono numerosi i prodotti che sono stati ispirati da questa serie e che continuano ad attrarre fan e grande pubblico. Basti pensare alla richiesta di serie TV spin-off con i personaggi dei libri “di contorno” appartenenti alla saga, come “Il mondo del ghiaccio e del fuoco”, scritto da George Martin e Linda Antonsson e disponibile nella libreria online Feltrinelli: il libro narra la storia precedente a quella raccontata nel “Trono di spade” ed ha attirato l’attenzione di numerose reti televisive, tra cui ovviamente l’HBO, già produttrice della famosa serie. Un altro esempio riguarda il mondo dell’intrattenimento: la slot machine “Game of thrones”, realizzata da Microgaming e offerta dalla piattaforma online Betway Casinò, fortemente ispirata dal “Trono di spade”, grazie alla quale i giocatori possono scegliere una delle quattro casate protagoniste della vicenda e ripercorrerne le avventure, accompagnati dall’emblematica colonna sonora della serie. Infine, nonostante la serie sia terminata da oltre un anno, non crolla nemmeno il mercato del merchandising relativo: il negozio online Pop in a box mette a disposizione dei fan un nutrito catalogo di statuette da collezione, raffiguranti i protagonisti più amati.
La “vera” conclusione deve ancora arrivare: l’attesa per i libri rimanenti della saga “Cronache del ghiaccio e del fuoco”
Nonostante la serie TV sia terminata a maggio 2019 e il pubblico attenda ormai nuove serie come quella dedicata al “Signore degli Anelli”, la vera e propria fine del “Trono di spade” è però ancora in sospeso: la serie di romanzi fantasy che ha spinto alla creazione della serie, “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, presenta solamente cinque capitoli al momento e l’ultimo capitolo non è ancora stato pubblicato. Il primo libro della saga, “Il gioco del trono” è stato pubblicato nel 1996, mentre “Winds of winter” (“I venti dell’inverno”), il sesto libro atteso dai fan di tutto il mondo, è in corso d’opera dal 2010 e, nonostante i continui progressi annunciati da Martin negli ultimi anni, non è ancora finito. La vicenda è molto controversa, in quanto alcuni capitoli e personaggi del libro si discostano dalla narrazione portata avanti dalla serie TV, con eventi anche importanti dagli esiti completamente diversi: la speranza che i fan più accaniti nutrono oggi è che almeno questo volume e il preannunciato ultimo libro della saga (“A dream of spring”, “Il sogno di primavera”) restituiscano una conclusione degna all’intera saga. Ma quello della delusione non è un parere unanime: non mancano infatti i commenti positivi all’ultima stagione della serie, soprattutto riguardo l’interpretazione eccellente degli amati attori del cast, tra cui spiccano Peter Dinklage (nei panni di Tyrion Lannister), Lena Headey (la regina Cersei Lannister) e Maisie Williams (uno dei personaggi preferiti dal pubblico, Arya Stark).
Quando un “colosso” come il “Trono di spade” giunge al termine, si assiste sempre a una divisione tra i giudizi al riguardo: anche in questo caso non mancano critiche e delusioni, ma il successo della serie e di tutti i prodotti collegati confermano l’immenso impatto che ha avuto su pubblico e fan.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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