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Roma

SCUOLA SENZA FONDI?: ARRIVA L'AGENDA "SAVE THE SCHOOL"

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Tempo di lettura 3 minuti Le scuole della provincia di Roma si organizzano per portare soldi nelle scuole e aderiscono al Progetto “Save the School”

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di Alessandro Rosa

Roma e provincia – In questo clima di riforme e cambiamenti repentini che colpiscono, purtroppo, anche la scuola italiana, ogni istituto scolastico deve affrontare l’emergenza casse vuote. Non solo la crisi economica ma anche nuove leggi e regole partite dal governo italiano hanno impoverito sempre di più la cara istruzione tanto che all’inizio dell’anno scolastico molte scuole stanno affrontando l'emergenza fondi mettendo a votazione alle riunioni dei consigli scolastici il dolente punto del “contributo volontario”, una sorta di somma decisa a tavolino che i genitori dovrebbero versare per rimpinguare le casse scolastiche.

Progetto Save the School nel Lazio. Le scuole del Lazio, in particolar modo nei comuni di San Cesareo, Palestrina, Guidonia e Valle Martella a Zagarolo hanno aderito alla termine del precedente anno scolastico al progetto “Taccuino della scuola” che permette, tramite l’acquisto dell’Agenda “Save the school” di autofinanziarsi semplicemente comprando un prodotto che gli stessi alunni e studenti useranno nell’arco dell’anno scolastico 2015/2016.

Un’idea accolta dai dirigenti scolastici con favore. Insomma sembra che questa idea sia talmente piaciuta ai dirigenti e agli stessi componenti dei consigli di circolo che all’unisono queste scuole hanno apprezzato il progetto presentato dall’ideatrice, Barbara Mereu. Grazie alla partecipazione delle classi, sia delle elementari che delle classi medie inferiori, tutti gli studenti semplicemente acquistando il diario scolastico, permettono un rientro economico di una parte della quota erogata che permetterà allo stesso istituto di investirlo negli acquisti del materiale scolastico necessario durante l’anno scolastico.

Il Progetto alla sua seconda edizione. Il diario o meglio “Taccuino della Scuola”, è un progetto studiato dalla Savetheschool, che grazie all’abbattimento dei costi del materiale e la sinergia ormai datata con la tipografia Spaziostampa permette di poter promuovere un prodotto espressamente adatto agli studenti di ogni fascia scolastica dove al costo di un’agenda lo stesso studente potrà partecipare senza alcun costo aggiuntivo, a differenza del contributo volontario e forzatamente richiesto all’inizio dell’anno scolastico, a rimpinguare le casse della stessa scuola.

L’Agenda è personalizzata, si sceglie a tavolino ogni dettaglio. Insomma l’agenda è stata una bella trovata, tanto che ogni istituto aderendo al progetto Save the school, ha voluto personalizzare l’immagine grafica esterna, alcuni addirittura con il logo della propria scuola, un vanto certamente ad un costo esiguo e all’interno si trovano gli aforismi, nozioni storiche, formule matematiche ed l’immancabile “E’accaduto il …..”

Elementari e scuole medie nessuno escluso. Le due versioni del taccuino, sia quelle per le elementari che per le medie sono state realizzate in sinergia con i dirigenti scolastici che hanno apportato tutti un proprio contributo migliorativo tenendo sempre presente le esigenze dei genitori che hanno potuto acquistare un prodotto altamente qualitativo ad un prezzo irrisorio e contestualmente finanziare il proprio istituto. Quest'anno, grazie al coinvolgimento di questi istituti, gli stessi si divideranno circa 10.000 euro in base al numero delle agente ordinate.

Con questo progetto innovativo, nasce una forma di autofinanziamento, che sostituisce il contestatissimo “contributo volontario” che proprio in questi giorni dovrà essere messo al voto nei consigli di circolo. Per le dirigenti che hanno invece fatto questa scelta c'è grande soddisfazione poiché hanno saputo cogliere con intuizione, un’opportunità concreta per le scuole in difficoltà.

La scelta, un valore aggiunto, i prodotti tutti in sicurezza. Essendo una scelta del consiglio di istituto, il “taccuino” risponde alle norme di sicurezza, infatti si differenzia totalmente dalle normali agende scolastiche in quanto è realizzato con inchiostro inodore, la copertina, personalizzata per ogni istituto scolastico, è un cartonato morbido telato con all'interno tutte le notizie ed informazioni relative alla Scuola (POF, norme per evacuazione, orari provvisori e definitivo e tantissime altre informazioni).

Insomma in provincia di Roma, tutti pazzi per l’agenda che fa rimpinguare le casse delle scuole.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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