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Redazione
Roma – A poche ore dalla presentazione del Piano Scuola che il Governo renderà disponibile su passodopopasso.italia.it, l'Unione degli Studenti ha fatto un blitz sotto il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (FOTO SOTTO). Lo striscione titola: "#Passodopopasso a scuola con McDonald's, #Piazzadopopiazza per un'altra idea di scuola. #entrainscena il #10o"
"Siamo stanchi di riforme della scuola fatte senza il consenso dei soggetti che la vivono" – dichiara Danilo Lampis, coordinatore Nazionale dell'UdS – "Le indiscrezioni uscite sul Piano Scuola ci hanno lasciato sgomenti poiché ancora una volta si è guardato alle imprese come viatico per sopperire alla mancanza di forti investimenti sull'istruzione pubblica: non vorremmo mai dover entrare all'interno di scuole finanziate dai privati, perché la scuola deve restare libera, laica e indipendente da ogni interesse"
"Da anni scendiamo in piazza con tantissime idee ma i governi hanno sempre fatto gli interessi dei poteri forti" – continua Lampis- "Se il Governo pretende di riformare la scuola senza ascoltare le reali esigenze ci faremo sentire con maggiore vigore. Scenderemo in piazza per richiedere ingenti investimenti sul diritto allo studio, gridando a gran voce che l'istruzione è realmente pubblica soltanto se gratuita, per richiedere strumenti di welfare universale, nuovi metodi didattici, una riforma radicale del sistema di valutazione, maggior protagonismo per gli studenti all'interno degli organi collegiali, una qualificazione dell'istruzione tecnica e professionale e nuovi diritti per gli studenti in stage, una radicale inversione di marcia sulle politiche precarizzanti degli ultimi decenni"
"Se le linee del Piano Scuola non rispetteranno i bisogni emersi da migliaia di assemblee tra studenti, docenti e cittadinanza tutta tenutesi in questi ultimi anni, saremo pronti a mobilitarci a partire dal 10 ottobre" – conclude l'UdS – "Se qualcuno crede che resteremo dei semplici spettatori di teatri mediatici si sbaglia: entreremo in scena per cambiare sul serio la scuola e il Paese intero."
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