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Redazione
Villalba (Rm) – La Scuola portieri Imparando può gonfiare il petto. Alberto Brignoli, estremo difensore classe 1991 della Ternana che negli ultimi due anni è stato allenato dal preparatore David Quironi (promotore della Scuola assieme ad Emanuele Maggiani, preparatore dei portieri della Lupa Roma), è un nuovo giocatore della Juventus. Il giovane numero uno, che ha già giocato quasi 90 gare ufficiali in serie B, resterà in prestito a Terni fino alla fine della stagione per poi mettersi a disposizione della squadra bianconera. «Una grande soddisfazione, un vero orgoglio – dice proprio Quironi che assieme al direttore sportivo umbro Cozzella scoprì Brignoli quando giocava al Lumezzane in Lega Pro -. Alberto è un ragazzo umile e con grandi potenzialità e in questi due anni si è sempre allenato con quel metodo “foowel coaching” basato sulla reattività che è il principio fondante della nostra scuola portieri Imparando». Brignoli, tra l’altro, ha stretto un forte rapporto umano con Quironi e si è sempre mostrato attento alle iniziative della Imparando, come per esempio nello scorso mese di novembre quando fece visita ai suoi “colleghi” più giovani che si allenavano nella scuola di Villalba di Guidonia. «Alberto ha una testa simile alla mia – sorride Quironi -, secondo me dentro al rettangolo di gioco è davvero un numero uno. Quello fatto su di lui nei primi anni è stato un lavoro di struttura fisica, un lavoro maniacale, situazionale, reattivo e per affinare l’atteggiamento sull’uscita alta e bassa. Passavamo ore ed ore davanti al computer a rivedere i nostri allenamenti e le partite e studiavamo gli attaccanti nei minimi particolari: il merito di questo grande salto va ad Alberto che si è messo sempre a disposizione con il massimo impegno». Ma la metodologia del “foowel coaching” (e soprattutto i suoi “frutti”, intesi come ragazzi talentuosi che si affinano e arrivano ad alti livelli di prestazione) continuerà a far sbocciare altri talenti, secondo Quironi. «Alla Ternana ci sono altri portieri giovani e di talento come Andrea Sala, classe 1993, o Eddi Gava (1994), senza dimenticare Filippo Marricchi, numero uno della Primavera che ha enormi margini. Li alleniamo tutti con la stessa metodologia sperando di farli crescere il più possibile».
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