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SCUOLA: APPROVATO ARTICOLO 8, DOMANI M5S SARANNO IN PIAZZA

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Tempo di lettura 3 minutiL’articolo 8 è stato approvato con 268 si, 90 no e 25 astenuti.

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di Angelo Barraco
 
E’ stato approvato l’articolo 8 della riforma della scuola dall’Aula della Camera. L’articolo 8 riguarda   la riforma dell'organico dell'autonomia per l'attuazione dei piani triennali dell'offerta formativa. In seguito all’approvazione dell’emendamento giunge sui social un tweet del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che scrive: “OK art. 8 #labuonascuola con organico dell'autonomia ogni istituto programma la propria offerta anche in rete con altre scuole”, sostegno anche da parte del sottosegretario Davide Faraone che scrive su twitter: “Ogni scuola avrà docenti per realizzare finalmente l'autonomia. Si' @Montecitorio art8 su organico dell'autonomia”. Stamane alle 11, il vicesegretario nazionale dell’Udc Antonio De Poli aveva detto: “Sulla riforma della scuola mi auguro che il governo e le parti sociali coinvolte non riducano quello che dovrebbe essere un sano dialogo politico ad un muro contro muro le cui conseguenze ricadrebbero, esclusivamente, su chi invece la scuola la vive ogni giorno, vale a dire studenti e insegnanti. Si ascolti la loro voce e si proceda verso l'apertura di un tavolo condiviso e inclusivo. Nessuno dev'essere lasciato indietro”. L’articolo 8 è stato approvato con 268 si, 90 no e 25 astenuti. 
 
GLI ALTRI 7 tabella:
 
Articolo 1: Autonomia delle scuole, in relazione alla dotazione finanziaria, in modo da renderle più efficienti nelle decisioni. Questa riforma renderà le scuole più autonome e con maggiore potere decisionale.
 
Articolo 2: Maggiori responsabilità del preside, il Piano triennale stabilirà monte ore, attività extra e fabbisogno di docenti e di personale Ata. In questo articolo compare l'annosa questione del potere del dirigente scolastico. Il preside, infatti, sentito il collegio d'istituto e secondo il Piano triennale, individuerà il personale da assegnare nella scuola; inoltre, il dirigente promuoverà i necessari rapporti con gli enti locali e le istituzioni economiche, in modo da organizzare attività lavorative per gli studenti. Incremento dello studio della lingua inglese dei nuovi media e delle leggi dello Stato. 
 
Articolo 3: Gli studenti avranno un curriculum personale che verrà pubblicato nel portale della scuola  e vi sarà il percorso scolastico dello studente e le attività che ha svolto.
 
Articolo 4: Il governo stanzia 100 milioni di euro annui per permettere agli studenti l'alternanza scuola-lavoro. Dal terzo anno in poi, i ragazzi potranno svolgere attività di stage o tirocinio presso enti privati o pubblici, individuati dal preside, per permettere un programma di iniziazione al lavoro già dalla scuola. Ci saranno 400 ore di scuola-lavoro per gli istituti tecnici e 200 per i licei. Le attività si potranno svolgere anche all'estero e aumenteranno il valore del curriculum personale di ogni studente.
 
Articolo 5: Articolo in merito all’insegnamento per gli istituti penitenziari e per questo tipo di insegnamento posso accedervi insegnanti con 3 anni di esperienza. 
 
Articolo 6: Le fondazioni che gestiscono gli istituti tecnici superiori dovranno avere un fondo minimo di 100.000 euro, per permettere il normale svolgersi delle lezioni e delle attività. Inoltre, il ministero ripartirà i fondi agli istituti in base al tasso di occubabilità degli ex studenti a 12 mesi dal diploma e al numero di corsi attivati negli stessi istituti
 
Articolo 7: Piano nazionale scuola digitale che prevede interventi strutturali tesi a: realizzare attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziare laboratori e strumenti digitali nelle scuole; formare i docenti per l'utilizzo di tali strumenti; adottare testi digitali stile e-book da dare agli studenti
 
Intanto il Movimento 5 Stelle annuncia battaglia e il deputato Giuseppe Brescia, membro della commissione Culturale di Montecitorio dice: “Ci auguriamo che domani saranno davvero in tanti i cittadini che decideranno di venire a piazza Montecitorio, a partire dalle ore 11, per chiedere il ritiro del ddl Istruzione. Davanti alla Camera ci saranno i nostri parlamentari, ma l'appuntamento e' aperto a tutti coloro i quali sono contrari a questa pessima riforma dell'istruzione. Proprio per questa ragione chiediamo che la manifestazione si svolga senza simboli o bandiere identitarie. L'unico vero protagonista deve essere il mondo della scuola: studenti, insegnanti, genitori”. 

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