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SCUOLA: 16MILA CATTEDRE ASSEGNATE SUL WEB

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Tempo di lettura 2 minutiA mezzanotte e un minuto sul sito del ministero è stato comunicato che erano disponibili le assegnazioni e che si poteva accedere al portale.

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Redazione

"E' andato tutto bene". Cosi' fonti del Miur commentano le proposte di assunzione relative alla fase B del piano assunzionale degli insegnanti previsto dalla riforma della scuola. Le proposte sono consultabili sul sito del Miur da mezzanotte e un minuto di oggi nella pagina 'Istanze on line'.

La fase B del Piano assunzionale riguarda poco piu' di 16mila cattedre. Gli insegnanti che hanno presentato la domanda di assunzione sono quasi 72mila. Chi ha ricevuto la proposta, trova anche la provincia di destinazione. Se si decide di accettarla, occorre compilare un form. Se invece si rinuncia, il nominativo viene cancellato da tutte le graduatorie in cui si e' iscritti.
 

Il premier Matteo Renzi, sulle proteste dei neo-prof., afferma che  "per decenni c'è stata la creazione di precariato, noi abbiamo messo un punto definitivo a questa vicenda e iniziato ad assumere. Ovviamente c'è chi non è contento perché deve spostarsi di qualche chilometro perché è assunto non quando sperava lui ma la legge sulla scuola non è che un inizio.  La scuola non si risolve con un click, poi ci sono dei problemi che riguardano i singoli professori: li rispetto, sono stati spesso presi in giro dalle istituzioni", aggiunge. "Ci saranno 1.642 cantieri che termineranno entro il 10 settembre e permetteranno ai genitori di riportare i ragazzi a scuola in ambienti innovati", spiega ancora Renzi anticipando che "stiamo dedicando dei soldi, nei prossimi mesi, perché ci sia più attenzione nell'edilizia scolastica". Ai professori "stiamo cercando di dare continuità educativa e didattica", aggiunge il premier, che poi cita don Milani: "il punto chiave è quanti ragazzi perdi, non è tanto preoccuparsi degli aspetti organizzativi ma evitare che un ragazzo se ne vada"

Per decidere gli insegnanti hanno dieci giorni: entro l'11 settembre il posto dovrà essere accettato in quanto, si legge sul sito del Miur, "chi rinuncia alla nomina è automaticamente escluso dalle fasi successive ed è cancellato da tutte le graduatorie in cui è iscritto".

 "Chi ha creato questo cervellotico meccanismo – che porterà all'assunzione di 1 docente su 5 che ha presentato domanda lontano dalla sua provincia, non 1 su 10 come va dicendo il ministro Giannini – ha messo su un vero ricatto: chi non accetta è fuori delle graduatorie. Anche se abita a Caltanissetta e la 'ruota della fortuna' lo ha spedito a Cuneo. E quel posto perso si trasformerà pure in supplenza annuale, alimentando ancora precariato" denuncia il sindacato.

"Il Miur ha infatti riattivato il meccanismo, già pluribocciato dai giudici, delle collocazioni in 'coda': solo la prima provincia di preferenza del precario aspirante al ruolo viene considerata dall'algoritmo ministeriale utile all'inserimento 'a pettine'; in tutte le altre 99 province, i candidati al ruolo vengono relegati in fondo alle graduatorie. Inoltre, l'amministrazione ha omesso di pubblicare quelle derivanti delle preferenze espresse dei precari, costringendoli a presentare le domande online, senza gli elementi necessari per capire se e dove valeva la pena chiedere l'assunzione con priorità".

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "saranno migliaia i docenti che verranno collocati online in province inaspettatamente lontane. E che chiede

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