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Cronaca

Scoglitti: indiano tenta di rapire bambina in spiaggia, il Pm non convalida il fermo e il ministero avvia gli accertamenti

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Tempo di lettura 2 minutiL'indiano era stato rilasciato a piede libero nell'attesa di una convalida del fermo e quindi non più trattenuto nella caserma dei Carabinieri

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di Paolino Canzoneri

 

LANTERNA DI SCOGLITTI (RG) – Avviati gli accertamenti preliminari dall'Ispettorato del Ministero chiesti dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando a seguito del caso del cittadino indiano di 43 anni Ram Lubhay con precedenti penali e senza permesso di soggiorno che il 16 Agosto sul lungomare di Scoglitti, nel ragusano, aveva tentato invano di sequestrare una bimba di 5 anni.

 

Il caso aveva suscitato forte indignazione in tutta Italia e sul web non solo per il raccapricciante tentativo di rapimento ai danni di una bimba di appena 5 anni, ma per la clamorosa mancata convalida del fermo del sostituto procuratore Giulia Bisello dopo l'arresto dell'indiano in spiaggia da parte dei Carabinieri e l'interrogatorio protrattosi fina a tarda notte.

 

Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia sulla mancata convalida del fermo ha commentato: "Rientra nei suoi poteri, ma avrei gradito una dichiarazione di solidarietà nei confronti di un magistrato che applica la legge e fatta segno di pesanti e volgari offese". L'indiano è stato rilasciato a piede libero nell'attesa di una convalida del fermo e quindi non più trattenuto nella caserma dei Carabinieri.


Stamane lo stesso PM, tornando sui suoi passi, ha chiesto ai Carabinieri di rintracciare l'indiano che dopo una accurata ricerca lo hanno rintracciato a Vittoria in un casolare ospite di altri extracomunitari. In una paradossale tendenza ad avere due pesi e due misure, sembra che da un lato si portino avanti importanti e incoraggianti risultati con espulsioni di pericolosi extracomunitari in procinto di mettere in atto possibili attentati terroristici ma dall'altro si ci attiene scrupolosamente, forse troppo, al fatto che secondo il codice penale per casi del genere non è prevista nessuna restrizione della libertà  ma semplicemente la conferma del fermo attuabile anche a piede libero. Il legale di fiducia dell'indiano Biagio Giudice ha spiegato all'Ansa che il suo assistito si è proclamato innocente e ha risposto a tutte le domande ma sussitono pesanti dubbi visto che in spiaggia nel giorno del tentativo di rapimento l'ìndiano, approfittando di una distrazione dei genitori,  aveva preso in braccio la bimba e fuggendo era stato inseguito dagli stessi genitori che in un disperato inseguimento erano riusciti a riprendere la bimba mentre l'indiano si dileguava in tutta fretta, tutto questo sotto gli occhi di molte persone che hanno collaborato a delineare un identikit che ha permesso ai Carabinieri in poche ore di rintracciare l'individuo, arrestarlo e dopo alcune ore rilasciarlo per disposizione del PM. Il caso non sembra destinato a chiudersi presto, il senatore Maurizio Gasparri intende fare chiarezza e ha chiesto una interrogazione parlamentare.

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