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Cronaca

SCHIANTO TRENI IN PUGLIA, QUEL TRENO NON DOVEVA PARTIRE…INTANTO TORNA ALLA MENTE CREVALCORE

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Tempo di lettura 2 minuti L’occhio investigativo è puntato sul personale, in particolar modo sui capistazione di Ferrotramviaria che si trovava in servizio presso le stazioni di Corato e Andria

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di Angelo Barraco
 
Bari – L’incidente ferroviario avvenuto in puglia fra un treno proveniente da Andria diretto a Corato e uno partito da Corato e diretto ad Andria ha cagionato la morte di 27 passeggeri e il ferimento di 15. Un numero disastro immane avvenuto a 100-110 kmH tra due mezzi che viaggiavano su un unico binario, al chilometro 51, linea gestita dalla società Ferrotramviaria. Immediatamente si sono avviate le indagini per far chiarezza su quanto accaduto, è stato istituito un pool di magistrati per coordinare le indagini e sono già emersi i primi risultati concreti. Il treno dalla stazione di Andria non doveva partire. Un importante tassello di un grande puzzle tutto da comporre. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo con le ipotesi di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. L’occhio investigativo è puntato sul personale, in particolar modo sui capistazione, di Ferrotramviaria che si trovava in servizio presso le stazioni di Corato e Andria. Il pm ha spiegato “Dobbiamo scandagliare ogni possibilità anche per non fare l'errore di fermarci a quello che è accaduto ieri". Tale affermazione è riferita alle ipotesi al vaglio degli inquirenti, una tra tutte riguarda il segnale per la partenza che è stato dato al treno che era fermo ad Andria. Il treno si è mosso con l’ok del capostazione e con il semaforo che ha dato un ulteriore conferma di poter proseguire la marcia. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, anche se quella dell’errore umano sembra la più accreditata, ma se si fosse trattato di un guasto che ha portato all’attivazione del semaforo? Le indagini puntano su coloro che hanno permesso al treno di lasciare la stazione di Andria, si punta l’attenzione sulla sicurezza dei controlli, il raddoppio delle linee. Si punta l’attenzione sui fondi europei stanziati per il raddoppiamento della linea Bari-Barletta e sul ritardo che hanno accumulato i lavori, sulle normative e la sicurezza. I cittadini hanno paura, vogliono e pretendono risposte a seguito di un’immane tragedia che ha strappato alla vita semplici cittadini che svolgevano una normale esistenza. Una tragedia che forse, si poteva evitare. Si punta l’attenzione sui capistazione V.P. e A.P  e relativi collaboratori. Gli inquirenti verificheranno chi ha sbagliato a dare il segnale per la partenza. Sono state recuperate intanto le scatole nere. Il procuratore ha riferito che “Il treno che è partito per secondo non doveva partire”. Il direttore generale di Ferrotramviaria riferisce “L'unica stazione di incrocio è quella di Andria. Quel treno che scendeva da Andria, lì non ci doveva essere”. Una tragedia che riporta alla mente una vicenda analoga, avvenuta a Bolognina di Crevalcore, il 7 gennaio del 2005 alle ore 12:53. Quel giorno vi era molta nebbia e un treno interregionale IR 2255 che proveniva da Verona ed era diretto a Bologna, con 200 passeggeri a bordo, si scontra in modo violento con un treno merci 59308 che proveniva da Roma, che proveniva in senso contrario, in un tratto ferroviario dove vi era binario unico, esattamente come quanto successo a Bari. L’impatto ha cagionato la distruzione della motrice del treno merci, della seconda carrozza, della vettura del pilota. Sono morti 17 passeggeri e numerosi i feriti nel violentissimo impatto. 

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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