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Redazione
Scandriglia (RI) – Il giorno della memoria di Scandriglia si celebra per ricordare le vittime civili del bombardamento aereo alleato del 14 aprile 1944.
Scandriglia, sulla via salaria a 56 km da Roma e a 35 da Rieti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu occupata dai tedeschi con una colonna di rifornimento carburante per il fronte di Montecassino. Scandriglia si trovò improvvisamente tra due fuochi: al centro tra la linea Gotica a nord e la linea Gustav a sud, al confine di quella ‘zona rossa’- così definita per il pericolo – tra il campo dei prigionieri di guerra di Fara Sabina e lo snodo ferroviario di Poggio Mirteto per cui divenne un punto di transito tra informatori e ricognitori. I tedeschi alimentarono un clima di paura e di minaccia, tra coprifuoco e razzie per fermare gli alleati, i quali nel tentativo di distruggere i rifornimenti nemici, sollevare ribellioni ed accelerare l’avanzata, trasformarono Scandriglia in un obiettivo strategico che causò 29 vittime civili inermi e indifesi tra bambini, giovani, adulti, donne ed anziani oltre a 200 feriti e 650 milioni di danni.
Pur nel dolore e nel pericolo, Scandriglia continuò con umanità e carità operosa a dare ai quei prigionieri e profughi vitto, alloggio e informazioni. Fu un motivo di giustizia, di pace, di solidarietà e di libertà per quelle vittime civili che precorsero l’articolo 11 della nostra Costituzione.
Oggi Scandriglia, come ogni anno, ricorda i suoi caduti con: l’istruzione scolastica, la lettura dei nomi delle vittime,la raccolta di testimonianze e fonti bibliografiche, eventi storico-culturali, deposizione di corona di alloro al monumento, la preghiera benedizionale, l’inno nazionale, il raccoglimento silenzioso, la richiesta alle istituzioni di un attestato al merito civile, il proclama del diritto alla memoria e il diritto all’educazione alla memoria da trasmettere alle giovani generazioni perché non si riviva quel dramma.
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