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Redazione
Lo scandalo Volkswagen contagia l'Europa e spunta anche il nome della Bmw, il cui titolo va a picco in borse sulle voci di un possibile coinvolgimento gia' smentito dalla casa auto. In Italia l'ad Volkswagen, Massimo Nordio, annuncia che sono in corso verifiche anche sulle auto del nostro Paese. In risposta a una lettera inviata dal ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, assicura anche che i nuovi modelli sono a norma. L'Ue continua a chiedere "un quadro completo della situazione" e invita tutte le autorita' nazionali a indagare e a riferire a Bruxelles". Il governo tedesco ammette che le manipolazioni sui dati delle emissioni di auto diesel Volkswagen hanno avuto luogo anche in Europa. Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrint precisa pero' di non sapere quanti degli 11 milioni di veicoli VW interessati si trovino nel Vecchio continente.
Berlino comunque concordera' nei prossimi mesi nuovi test sulle emissioni delle auto europee, da effettuare su strada Intanto spuntano voci di un coinvolgimento di altre case automobilistiche nello scandalo. Il quotidiano tedesco Bild, citando dati del Icct, (International Council on clean transportation), scrive che alcuni modelli di Bmw avrebbero violato le norme sui tetti di emissione dei gas di scarico.
A seguito di questi rumors, Bmw ha perso in borsa fino al 10% e continua la seduta in ribasso. La casa auto ha pero' smentito.
Domani comunque Volkswagen fara' i nomi dei responsabili dell''affaire'. Secondo due fonti della compagna il consiglio di supervisione dell'azienda tedesca non si limitera' ad annunciare il successore di Martin Winterkorn alla testa del gruppo ma iniziara' anche a rivelare chi sono i responsabili della manipolazione tecnologica che ha infangato la reputazione del colosso dell'auto. Per Winterkorn si parla di una liquidazione di 28,6 milioni di euro, ma potrebbe raccogliere una buonuscita ancora piu' alta, intorno ai 60 milioni di euro. Infine spunta una lettera di Volkswagen of America Inc.ai clienti californiani. Si avvisavano i proprietari di vetture diesel Audi e Volkswagen di una generica "azione di richiamo per problemi di emissioni" dei gas di scarico. Nel pomeriggio, l'agenzia Standard & Poor's fa sapere che potrebbe tagliare il rating di Volkswagen. Ma lo scandalo Volkswagen, sottolinea con preoccupazione il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani, potrebbe "avere un forte effetto di freno per la ripresa del mercato dell'auto, anche in Italia". Secondo Sticchi Damiani, contattato telefonicamente, "esiste il timore fondato che quello che sta accadendo possa frenare quel vento, seppure debole, di ripresa, che sembrava essere tornato a soffiare su un settore fermo da anni. Tutti questi elementi di disturbo ovviamente preoccupano". La responsabile Ue per l'industria Elzbieta Bienkowska chiarisce la posizione della Commissione sulla vicenda Volkswagen: "Il nostro messaggio e' chiaro – dichiara – tolelranza zero sulle frodi e rispetto rigoroso delle regole Ue". In particolare, sottolinea, "e' necessario che ci sia piena chiarezza e test efficienti sulle emissioni inquinanti".
La Commissione, si ricorda in una nota, chiede alle autorita' nazionali di "indagare sulle implicazioni" dell'indagine Usa "sulle auto in vendita in Europa" e di "garantire che gli standard di emissioni inquinanti siano pienamente rispettati".
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