Scandalo tangenti in Liguria: l’ex governatore Toti patteggia

Accordo con la Procura: 2 anni e 1 mese convertiti in lavori socialmente utili

L’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, arrestato quattro mesi fa nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti, ha raggiunto un accordo di patteggiamento con la Procura di Genova. La pena concordata è di due anni e un mese, che verrà convertita in 1500 ore di lavori di pubblica utilità, evitando così il carcere grazie alla legge Cartabia.

L’accordo, che dovrà essere ratificato dal Gup, prevede anche la confisca di 84.000 euro, l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena. I reati contestati sono corruzione impropria e finanziamento illecito dei partiti.

Le accuse riguardavano presunti favori, in particolare la concessione di spazi del porto di Genova all’azienda di servizi portuali di Aldo Spinelli, in cambio di tangenti.

L’ex governatore, attraverso il suo legale Stefano Savi, ha dichiarato: “Si riconosce che gli atti prodotti dalla Pubblica amministrazione fossero totalmente legittimi, così come i versamenti sotto forma di contributi all’attività politica. Cadono quindi le accuse di corruzione e le altre ipotesi di reato con l’esclusione della cosiddetta ‘corruzione impropria’”.

La Procura, da parte sua, considera il patteggiamento come il risultato del buon lavoro svolto in fase di indagine.

Anche l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, Paolo Emilio Signorini, ha concordato un patteggiamento con la Procura per una pena di tre anni e cinque mesi, oltre alla confisca di poco più di 100.000 euro e all’interdizione temporanea dai pubblici uffici.

Resta aperto un secondo filone d’inchiesta riguardante l’ipotesi di voto di scambio e altri reati contestati a vario titolo.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato la vicenda in una nota stampa: “Il caso Toti dimostra l’efficacia delle recenti riforme nel sistema giudiziario. La conversione della pena in lavori di pubblica utilità rappresenta un passo avanti verso una giustizia più equa e riabilitativa”.

L’opposizione, per bocca del segretario del Partito Democratico Elly Schlein, ha invece dichiarato: “Il patteggiamento di Toti non cancella la gravità dei fatti contestati. È necessaria una seria riflessione sulla trasparenza e l’integrità nella gestione della cosa pubblica”.