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Roma

SCANDALO RECUPERO TICKET: SCOPERTE CARTELLE PAZZE A 110 BIMBI CON TUBERCOLOSI

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Nel 2009 avevano tre anni. Fabrizio Santori denuncia la gravità delle azioni: “La Regione come Equitalia. Zingaretti risarcisca le famiglie, anche dal punto di vista morale, e dica quanto è costata la procedura”

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Sullo scandalo delle cartelle pazze e il recupero dei ticket che si è abbattuto sul presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si scoprono retroscena inauditi. Oltre 250 mila avvisi bonari sono stati inviati dalla Regione Lazio per richieste relative ad esenzioni non dovute sui ticket sanitari per oltre 50 milioni di euro, ma i metodi e le numerose segnalazioni hanno fatto crescere il sospetto di numerose cartelle pazze.

Su questo caso tuona furente l’On Santori, Consigliere Regionale del Lazio (gruppo misto) svelando una delle tante cartelle che sono state segnalate dopo che assieme ad ASSOTUTELA ha predisposto un modello di ricorso che l'utenza può utilizzare per opporsi alla richiesta di pagamento ticket sanitari avanzati dalla Regione Lazio da inviare agli indirizzi mail o protocollarlo ai riferimenti presenti in fondo all’avviso bonario ricevuto. 

Recupero ticket a bambini di tre anni, per profilassi tubercolosi. Ed ecco che nelle segnalazioni pervenute al Consigliere Santori spunta un recupero a dir poco vergognoso. Ci spiega Santori: “In una scuola dell’infanzia di Morena, nel lontano 2009, 110 bambini furono avviati alla profilassi per un alert tubercolosi lanciato dalla stessa Asl Roma B. Tra ricoveri nel reparto di malattie infettive del Bambin Gesù, analisi, test e successivi controlli fu un calvario, durato anni, insostenibile per chiunque figuriamoci per bimbi di appena tre anni. L’intera procedura fu attivata con urgenza dalla Asl che mise in atto l’intero protocollo con un codice di esenzione specifico”

Dopo 7 anni richiesti ticket intestati a minori. L’Onorevole Santori fa il quadro di questa situazione paradossale: “Dopo quasi 7 anni il presidente Zingaretti invia delle cartelle pazze intestate ai minori facendo rivivere a quelle mamme e a quei papà momenti di terrore inaccettabili oltre a cercare di far cassa sulla pelle dei bambini malati. Peggio di Equitalia. Altro che scuse Zingaretti risarcisca le famiglie anche dal punto di vista morale e dica quanto è costata la procedura”

Denuncia di Santori: "casi clamorosi, ma Zingaretti fa orecchie da mercante". Santori aveva già lanciato l’allarme cartelle pazze 5 giorni fa ma denuncia: “Il presidente Zingaretti ha deciso di fare orecchie da mercante e svegliarsi dal torpore solo oggi. Meglio tardi che mai”.

Una campagna di riscossione inefficace, e non in difesa del cittadino. Il quadro che emerge dalla denuncia del Consigliere Santori è davvero paradossale e inquetante. Il numero verde messo a disposizione è sempre occupato e se rispondono attaccano immediatamente, gli uffici preposti accolgono solo 150 numeri al giorno rinviando a casa persone anziane che si sono recate in Regione per chiedere spiegazioni, il personale regionale dislocato per rispondere i cittadini non sa cosa rispondere di fronte ai numerosi casi sospetti cartelle di oltre 400 euro per esami svolti nel 2009 e nel 2010, visite al Bambin Gesù effettuate nel 2008 ma fu pagato il ticket, visite ai consultori ma nessuno dei responsabili chiese al paziente di pagare e addirittura visite relative al 2010 che non sono mai state prenotate né effettuate, richieste a chi non ha mai superato la soglia di reddito fissata a 36.165,98 euro.

Santori e Assotutela denunciano, avvisi bonari solo per fare cassa. L’istantanea amara di una Regione Lazio all’empasse emerge da questa denuncia efficace dell’Onorevole Santori e ASSOTUTELA che immediatamente si sono allertati e si sono messi a disposizione dei cittadini che sembravano quasi risucchiati senza alcun appello da questa campagna denigratoria verso molti di loro. Santori spiega l’evidenza di queste azioni:“Questi sono solo alcuni casi clamorosi che abbiamo accertato con l'associazione Assotutela e che si sono verificati a seguito degli oltre 235 mila avvisi bonari che sembrerebbero essere stati inviati solo per fare cassa”

Predisposto ricorso collettivo e interrogazione urgente. Dopo aver predisposto un modello di ricorso collettivo e inviato un esposto alla Procura di Roma, il Consigliere Santori ha annunciato che ha depositato un’interrogazione urgente per chiedere al presidente della Regione Lazio quanto è costata questa procedura fallimentare sotto tutti i punti di vista e quali i reali risultati ottenuti.

Questa procedura sulla riscossione ticket relativa ai bambini di tre anni chiamati per un controllo sulla tubercolosi rasenta una ignobile campagna vessatoria, così oltre il danno anche la beffa per i genitori. C’è da chiedersi quante di queste cartelle siano realmente esigibili. 

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