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Cronaca

Satanismo e strage di Altavilla: nel 1996 successe un caso analogo

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La strage di Altavilla, avvenuta nel 1996, è uno dei casi più emblematici associati al satanismo in Italia. Il massacro coinvolse la morte di tre persone: Nadia, un’adolescente, e i suoi genitori. Gli omicidi furono eseguiti con una brutalità che suggerì immediatamente un movente rituale.

Dettagli del Caso

  1. Le Vittime: Nadia, 16 anni, e i suoi genitori furono trovati morti nella loro abitazione. I corpi presentavano segni di tortura e mutilazione.
  2. Il Contesto: Nadia era nota per essere coinvolta in un gruppo satanico locale. Gli investigatori scoprirono che il gruppo organizzava rituali notturni nei boschi circostanti Altavilla.
  3. Le Indagini: Le indagini portarono all’arresto di diversi membri del gruppo satanico. Fu scoperto che Nadia voleva abbandonare il gruppo, il che potrebbe aver innescato la vendetta mortale.

Ora si parla di una strage di Altavilla recente, avvenuta questo maggio. Ancora nello stesso territorio e ancora una triste cronaca legata al satanismo.

C’è il fanatismo religioso dietro alla Strage di Altavilla Milicia. Una famiglia distrutta perché Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, era convinto che i figli fossero possseduti dal demonio. E’ stato Barreca a chiamare i carabinieri e a costituirsi. Lui, muratore di 54 anni, nella sua casa di Altavilla Milicia ha massacrato (e forse torturato) i due figli maschi, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16. La terzogenita, 17enne,  è stata risparmiata ma avrebbe assistito ai delitti. L’ultima vittima, la moglie del muratore, Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, viene trovata dopo ore.  E’ stata uccisa diversi giorni prima e i l suo corpo dato alle fiamme. Oltre a Giovanni Barreca, sono sospettati di aver preso parte all’omicidio della moglie e dei due figli dell’uomo, Sabrina Fina e Massimo Carandente, due fanatici religiosi. Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. La coppi avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso. Sarebbero stati i due palermitani a istigarlo a uccidere i familiari per liberare la casa da presenze demoniache.

Altri Casi di Cronaca in Italia

Oltre alla strage di Altavilla, ci sono stati altri casi in cui il satanismo è stato collegato a crimini violenti.

Il Delitto di Chiavenna

Nel 2000, tre adolescenti uccisero suor Maria Laura Mainetti a Chiavenna. Le giovani erano coinvolte in pratiche sataniche e dichiararono di aver ucciso la suora come parte di un rituale.

I Delitti delle “Bestie di Satana”

Tra il 1998 e il 2004, una setta satanica conosciuta come “Le Bestie di Satana” fu responsabile di diversi omicidi nel nord Italia. I membri della setta, principalmente giovani, praticavano rituali violenti e sacrifici umani.

Il Caso di Erica e Omar

Nel 2001, Erica e il suo fidanzato Omar uccisero la madre e il fratellino di lei a Novi Ligure. Sebbene non direttamente collegato al satanismo, il caso presentava elementi di fascinazione per il macabro e l’occulto, con riferimenti a simboli satanici trovati nei diari di Erica.

Impatto Sociale e Mediatico

Questi episodi hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, alimentando un clima di paura e sospetto verso i giovani e le subculture alternative. La copertura mediatica ha spesso enfatizzato l’aspetto satanico dei crimini, talvolta esagerando o distorcendo i fatti.

Bibliografia

  1. Introvigne, M. (1997). Il ritorno del satanismo. Torino: Einaudi.
  2. LaVey, A. S. (1969). The Satanic Bible. New York: Avon.
  3. Guiley, R. E. (2009). Encyclopedia of Witchcraft. Checkmark Books.
  4. Bell, R. (2002). Deliver Us from Evil: A New York City Cop Investigates the Supernatural. St. Martin’s Press.
  5. Antichi, A., & Bisi, R. (2011). Satanismo. Un’indagine tra cronaca e leggenda. Armando Editore

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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