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Latina

SANTI COSMA E DAMIANO: CULTURA E ANCORA CULTURA

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Tempo di lettura 2 minuti Attività che quest’anno si è colorata di un elemento di grande importanza qual è l’apertura della Biblioteca Comunale che ambisce a divenire un saldo punto di riferimento per il territorio

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Redazione

Santi Cosma e Damiano (Latina) – Prosegue l’intensa attività culturale a Santi Cosma e Damiano che pur in regime di revisione della spesa pubblica, propone una serie di appuntamenti grazie anche alla disponibilità e sensibilità di molti personaggi che, avendo fatto della cultura una propria ragione di vita, rendono gratuitamente la propria opera aiutandoci a riflettere su diversi aspetti di questo settore che riveste pur sempre una grandissima importanza nella vita e nella crescita di una collettività. Attività che quest’anno si è colorata di un elemento di grande importanza qual è l’apertura della Biblioteca Comunale che ambisce a divenire un saldo punto di riferimento dell’intero territorio comunale. Il prossimo appuntamento è una conferenza dal sapore e dal titolo un po’ particolare: “SOTTO IL REGNO DEI BORBONE – Amministrazione, Economia e Politica in Terra di Lavoro”, nella quale gli oratori chiamati ad esporre le argomentazioni del convegno tenderanno a esporre il funzionamento della macchina statale e dell’intera collettività nella nostra zona durante il regno borbonico. Gli argomenti saranno presentati attraverso l’illustrazione e l’esposizione di documenti, foto ed altro materiale spesso inedito che porteranno a rivisitare il funzionamento della macchina e della burocrazia sotto il i Borbone.

“Dopo il successo della conferenza dello scorso anno” ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Vincenzo Petruccelli, “abbiamo deciso di replicare illustrando un altro aspetto del regno borbonico che volente o nolente ha riguardato da vicino il nostro territorio ed i nostri padri. Al di la delle idee e delle posizioni che ciascuno ritiene di avere sulla storia di quel periodo crediamo che sia giusto conoscere il funzionamento e le leggi all’epoca vigenti, senza faziosità ma con spirito di conoscenza e di apprendimento in modo che ciascuno possa formare liberamente la propria idea e assumere le proprie posizioni in materia, senza per questo voler mettere in discussione quei grandi valori che pure il Risorgimento ci ha trasmesso ed ha dato alle nostre generazione e, allo stesso tempo, evitare di liquidare processi storici mediante giudizi espressi per luoghi comuni, come purtroppo oggi si ama fare in molti settori della vita sociale e collettiva”.
La manifestazione, programmata per sabato 16 novembre 2013, si svolgerà presso l’Auditorium Comunale “Medaglia d’Oro al Valor Civile” di Santi Cosma e Damiano e dopo i saluti iniziali del Sindaco, Vincenzo Di Siena, e dell’Assessore alla Cultura Vincenzo Petruccelli, vedrà la relazione di Alessandro Romano, noto studioso del periodo legato al Regno delle due Sicilie e del Risorgimento, funzionario della Prefettura di Latina, giornalista ed autore anche di un libro sulla materia che nell’occasione sarà presentato dal dott. Manlio Meloni, anch’egli funzionario della Prefettura di Latina e studioso di storia risorgimentale. La manifestazione sarà allietata anche da alcuni canti legati al tema della conferenza. A moderare l’incontro sarà Antonello Giuliano, anch’egli funzionario della Prefettura di Latina. “Ringrazio gli amici che si sono resi disponibili”, ha concluso l’Assessore Petruccelli “per aiutarci a conoscere aspetti di un periodo storico spesso rimasto oscuro, senza pregiudizi di natura ideologica e politica”
la manifestazione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Santi Cosma e Damiano, è realizzata in collaborazione con la locale Pro Loco, l’Associazione Nuovi Orizzonti 10 e con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Latina.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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