Roma
SANTA PALOMBA, APPROVATO AMPLIAMENTO ZONA INDUSTRIALE
Tempo di lettura < 1 minutoPrimo sì in commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio
Santa Palomba, ok in commissione ad ampliamento zona industriale
Primo sì in commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio alla variante al piano regolatore della zona industriale di Santa Palomba. Adesso la delibera relativa dovrà essere approvata dal Consiglio regionale. Hanno votato a favore Pdl, La Destra, Lista Polverini e Udc, contrari Verdi e Idv, astenuti il Pd e Fli. Con la variante approvata, il Consorzio industriale Roma-Latina, chiede, in sintesi, di destinare circa 410mila metri quadri in più a "aree destinate alla installazione di nuove attività produttive". Gli interventi riguardano principalmente i Comuni di Pomezia, di Ardea e, più marginalmente, di Roma. "Con questa variante – aveva spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti nelle sedute scorse – contribuiamo a rafforzare una delle più grandi aree industriali della nostra Regione. In un momento di crisi è sicuramente positivo che si pensi di ampliare un polo produttivo importante per il Lazio". Dello stesso avviso il presidente della commissione Roberto Buonasorte (La Destra) che ha fatto notare come "in un momento di sfiducia, diamo un segnale importante: è essenziale investire nel settore industriale se vogliamo tornare a crescere"Per Ernesto Irmici (Pdl) "si tratta di un provvedimento indispensabile per lo sviluppo". Di parere opposto Claudio Bucci (Idv) e Angelo Bonelli (Verdi) che, nei loro interventi, hanno parlato di un "intervento sproporzionato. Si tratta di circa 40 ettari di aree agricole che vengono cancellate. A Santa Palomba ci sono tantissimi capannoni sfitti, non si capisce bene a cosa serva questo ampliamento". Claudio Moscardelli, infine, ha motivato l'astensione del Pd spiegando che "restano molti dubbi rispetto al piano industriale. Il consorzio Roma-Latina, che ha proposto la variante, ha risposto in maniera evasiva alle richieste di approfondimento fatte dall'opposizione".