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Cultura e Spettacoli

Sanremo 2017: un palco che non dimentica i problemi del paese

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Tempo di lettura 5 minuti Passano il primo turno Alessio Berbabei, Samuel, Elodie, Ermal Meta, Lodovica Comello, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia e Al Bano

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di Angelo Barraco
 

SANREMO (IM) – E’ iniziata la 67esima edizione del Festival di Sanremo che anche  quest’anno vede come timoniere il carismatico e abbronzatissimo Carlo Conti, affiancato dalla regina dei salotti televisivi Mediaset Maria De Filippi. Tanta l’attesa che ha preceduto questa serata inaugurale e tante sono state le contestazioni che si sono innescate sui social network in merito alla remunerazione percepita dai conduttori, polemiche che sono state spazzate via dalla sincera voglia di trasformare quel palco che trasuda musica e spettacolo in uno specchio della società contemporanea che non dimentica i problemi che affliggono il paese.
 
Il Teatro Ariston ha aperto i suoi tendoni e acceso i suoi fari, in questa 67esima edizione del festival della canzone italiana, nel ricordo di Luigi Tenco e dei 50 anni della tragica scomparsa avvenuta proprio a nella città dei fiori. Un ricordo affidato nelle mani di Tiziano Ferro che delicatamente ha raccolto e pregiato l’Ariston della sua voce che ha graffiato gli animi dei presenti e degli spettatori che hanno assistito ad un gioco di suoni e di luci dal sapore antico e che hanno rievocato tempi lontani, desueti, ma al contempo mai dimenticati per via dell’importanza storia e culturale che ha pregiato il nostro paese. Nel corso di questa prima serata si sono esibiti gli undici “Big” in gara e ad aprire la kermesse è stata Giusy Ferreri, con il suo brano dal titolo “Fa talmente male”.
 
Un brano che non si discosta molto dalle sue precedenti produzioni e che enfatizza quella che è la tua tipica timbrica vocale che però non è stata certamente delle migliori. Il brano risulta comunque orecchiabile e certamente avrà eco nelle radio. Il secondo ad esibirsi è stato Fabrizio Moro con il brano “Portami via”, una linea retta tra il passato e il presente con l’intensità che tanto piace ad un pubblico giovane e attento; la terza che ha calcato il prestigioso palco dell’Ariston è stata Elodie con il brano “Tutta colpa mia”, giovanissima e fresca di talent show ha esordito con un brano dal sapore antico che ha sicuramente entusiasmato molti; l’attrice e conduttrice televisiva Lodovica Comello ha cantato il brano “il cielo non mi basta”, una sorpresa per molti e una scoperta per altri; un fragoroso applauso ha accolto l’ingresso di Fiorella Mannoia che ha presentato il brano “Che sia benedetta”, mantenendo uno stile che ha fatto della sua carriera un marchio riconoscibile e non ha deluso di certo le aspettative dei numerosi fan; è arrivato poi il turno di Alessio Bernabei, ex voce e leader dei Dear Jack che per la seconda volta ha calcato il palco dell’Ariston senza il gruppo che lo ha reso celebre, proponendo un brano che si chiama “Nel mezzo di un applauso” dal sapore prettamente pop e radiofonico; è toccato poi ad Al Bano Carrisi, che nel periodo natalizio è stato colpito da un improvviso infarto. Ha calcato il palco dell’Ariston presentando il brano “Di rose e di spine”, ricco di suggestioni sonore che però non ha potuto ben evidenziare con la sua performance a causa di un’esibizione in cui sono emerse delle difficoltà vocali, nel momento in cui ha concluso ha però ammesso di non essere in forma e tale gesto è stato bene accolto dalla Sala Stampa del Festival e dal pubblico che ha comunque apprezzato e gradito.
 
Dopo Albano è toccato a Samuel, voce dei Subsonica che gi aveva calcato il palco dell’Ariston con la sua band tanti anni fa e che oggi si presenta solista con il brano “Vedrai”, che mantiene comunque il marchio tipicamente pop che lo ha contraddistinto anche in passato; Ron ha presentato un brano dal titolo “L’ottava meraviglia”, marchiato da un’impronta riconoscibile di classicismo pop non indifferente con un testo che trasuda sensibilità e ricerca interiore; e’ tornano sul palco dell’Ariston il rapper Clementino che ha presentato il brano “Ragazzi Fuori”, titolo che rievoca lo storico film del 1990 diretto da Marco Risi e scritto e sceneggiato insieme a Aurelio Grimaldi. Riferimento al film o pura casualità? Chissà, fatto sta’ che emerge un orecchiabile ritornello radiofonico con sfumature dialettali che piacciono tanto alle nuove generazioni; Ermal Meta ha concluso la kermesse con il brano “Vietato morire”, voce sopraffina e musica ricercata, se ne sentirà sicuramente parlare. I “Big” a rischio eliminazione sono: Ron, Giusy Ferreri e Clementino e la graduatoria che ha portato a tale risultato è stata stilata da un televoto che è per il 50% del pubblico e per il 50% della Sala Stampa.
 
Passano il primo turno Alessio Berbabei, Samuel, Elodie, Ermal Meta, Lodovica Comello, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia e Al Bano. E’ difficile fare pronostici a seguito della prima serata ma da indiscrezioni si apprende che i favoriti al momento sono Fiorella Mannoia, Albano e Samuel, vi è inoltre grande attesa e aspettativa per Gigi D’Alessio.  Le esibizioni di ieri sera non hanno entusiasmato gli attenti ascoltatori della Kermesse Sanremese e sembra che molti artisti non siano riusciti a reggere il palco con dovizia e austerità, ma l’emozione gioca spesso brutti scherzi e suonare dinnanzi ad una platea attenta e composta e ad un’orchestra di quel calibro può far tremare i polsi e l’ugola a chiunque. Un festival in cui non sono mancati gli ospiti, dal monologo di Crozza che ha ripercorso con lucida e intelligente analisi la storia dell’Italia odierna, mescolando problematiche sociali ad inefficienze di carattere politico in cui ha parlato di Salvini sottolineando che “Pagato dall'Europa per dire che dobbiamo uscire dall'Europa”, ha parlato della Raggi, di Renzi e di tutto uno scenario passato e presente a noi ben noto. Gradevole e bene accolto lo sketch della Cortellesi con Albanese che si sono presentati con il nome d’arte di “Nicola e Valeria” e hanno interpretato un medley dei migliori brani di Sanremo degli anni passati. Grande attesa per Raoul Bova che ha presentato la cantante Elodie e ha intrattenuto la platea con il suo carisma e la sua ironia. Uno dei momenti più alti del festival è stato indubbiamente Ricky Martin, che attraverso la sua energica esibizione in cui ha proposto in medley dei suoi più grandi successi ha fatto ballare i presenti.
 
La prima serata del festival non è stata soltanto musica ma anche sociale e attualità, dove si è reso omaggio agli eroi che hanno salvato la vita ai sopravvissuti nella tragedia di Rigopiano, si è parlato inoltre di bullismo con i ragazzi dell’associazione pugliese MaBasta!, acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato Da Studenti Adolescenti, nata a seguito di un tentato suicidio da parte di una giovane vittima di bullismo. Carlo Conti e Maria De Filippi sono indubbiamente dotati di enormi capacità comunicative ed entrambi hanno fatto emergere in questa prima puntata le loro rispettive qualità professionali, la compostezza e serietà caratteristica di Maria e la spigliata e proverbiale disinvoltura di Conti anche se a tratti sembrava proprio che i due non fossero propriamente sciolti e disinvolti nella conduzione e nell’adempimento delle rispettive parti: la coppia che scoppia non è forse esplosa? Lo scopriremo sicuramente nel corso delle prossime puntate per capirne di più. Questa sera intanto ci sarà la seconda puntata del Festival di Sanremo e si esibiranno le nuove proposte: Marianne Mirage, Francesco Guasti, Braschi, Leonardo Lamacchia. Seguiranno i Big: Bianca Atzei, Marco Masini, Nesli e Alice Paba, Sergio Sylvestre, Gigi D'Alessio, Michele Bravi, Paola Turci, Francesco Gabbani, Michele Zarrillo, Chiara, Raige e Giulia Luzi. Gli ospiti tanto attesi di questa seconda serata saranno: Keanu Reeves, Robbie Williams, Giorgia, Francesco Totti, Biffy Clyro, il mago Hiroki Hara, il trio Enrico Brignano, Flavio Insinna, Gabriele Cirilli, Sveva Alviti protagonista della fiction su Dalida e l'impiegato "modello" Salvatore Nicotra.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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Cultura e Spettacoli

Tivoli, al via il festival della cultura giapponese

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Nei giorni 4,5 e 6 luglio si svolgerà a Tivoli la Prima Edizione del Festival della Cultura Giapponese, nell’ambito del rapporto di gemellaggio che lega Tivoli alla città giapponese di Yugawara.
Questo appuntamento si inserisce nel complesso dei rapporti istituzionali che collegano le due comunità e vuole rappresentare anche un ponte tra due culture millenarie che sembrano distanti e che invece hanno molti punti di contatto.
All’iniziativa hanno dato il proprio Patrocinio Gratuito i Comuni di Tivoli e di Guidonia Montecelio, L’Istituto Va-Ve, Villae Tivoli, la Fondazione Italia-Giappone, la DMO di Tivoli e Valle dell’Aniene Terre di Otium e la Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio che ha erogato anche un contributo finanziario a sostegno dell’iniziativa.
Numerosi sono stati gli sponsor privati del territorio che hanno voluto supportare l’evento.
Il Comitato promotore del Festival è composto dall’Associazione Tivoli Città della Cultura, Tivoli ONLUS, LUIG (Libera Università Igino Giordani) e Agenzia del Viaggiatore-CTS.
Il programma allegato è ampio e denso di eventi ed è finalizzato a far conoscere alcuni aspetti della cultura giapponese con l’intento di rafforzare i rapporti anche dal punto di vista istituzionale e degli scambi commerciali.
Una delegazione della Città di Yugawara sarà ospite della nostra Città negli stessi giorni in cui si svolgerà il Festival e visiterà molti luoghi e strutture sia di Tivoli sia di Guidonia Montecelio.
Il Sindaco di Tivoli accoglierà la Delegazione il 4 luglio presso Palazzo San Bernardino per i saluti e lo scambio dei doni
istituzionali.
Particolarmente significativo ed evocativo sarà l’evento del 6 luglio, alle ore 17,00, presso le Scuderie Estensi.
In quell’occasione si celebrerà il primo Raid aereo Roma-Tokyo del 1920 e si commemorerà la figura dell’Ufficiale Pilota Arturo Ferrarin che compì la trasvolata. Per l’occasione, il giorno 5 luglio alle ore 9,30, il 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza presso l’Aeroporto di Guidonia Montecelio, sorvolerà la Città di Tivoli per omaggiare la memoria del
pilota italiano, la sua impresa, la Delegazione giapponese e la città di Tivoli.
A Yugawara è presente uno dei più grandi biscottifici del Giappone intitolato alla città di Tivoli, così come un grande Centro Commerciale, inaugurato nel 2017, dove insiste un’ampia zona in cui è possibile trovare prodotti alimentari italiani, in particolare di Tivoli e della Valle dell’Aniene.

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