SAN RAFFAELE SPA: 262 LICENZIAMENTI NELLE STRUTTURE LAZIALI

Redazione

Regione Lazio – Lo scorso 27 maggio le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e del Lazio hanno ricevuto la comunicazione da parte del Gruppo San Raffaele SpA, dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo di 262 lavoratrici e lavoratori ai sensi della L. 223/91.
I licenziamenti vengono motivati da parte del Gruppo con il mancato riconoscimento di alcune attività nelle strutture di Cassino (30 PL medicina), Montecompatri (60 PL Psichiatria), IRCCS Pisana (Riabilitazione ex art. 26 in regime semiresidenziale e ambulatoriale), Villa Buon Respiro – Viterbo (mancata autorizzazione e accreditamento 95 posti residenziali, 35 semiresidenziali, 100 trattamenti ambulatoriali).

I sindacati hanno quindi avviato in data 10 giugno l’esame congiunto previsto dall’art. 4 comma 3 delle legge 223/91 richiedendo di acquisire altra documentazione relativa al personale eventualmente inquadrato con rapporti di lavoro atipici come le prestazioni libero professionali, tempi determinati, ecc.. I sindacati aldilà del merito delle motivazioni sostenute dal Gruppo San Raffaele, hanno rilevato come tutte le prestazioni attualmente non riconosciute derivano dalla riconversione attuata dal Gruppo in applicazione del DCA 62/2011, decreto attualmente vigente che non può essere in parte attuato ed in parte disatteso, a meno che non intervengano atti formali a chiarimento. E’ stato quindi richiesto un urgente incontro congiunto al fine di scongiurare gravi conseguenze assistenziali e occupazionali nei diversi territori sopra richiamati”.

“Situazione devastante, è necessario intervenire ad ogni livello per salvaguardare posti di lavoro e prestazioni assistenziali” – Dichiara il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi riguardo i licenziamenti a Villa Buon Respiro – Con profondo sconcerto sono venuto a conoscenza della lettera inviata dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori del gruppo San Raffaele ai prefetti di Roma, Viterbo e Frosinone, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, – prosegue Meroi – al presidente e all’amministratore delegato del gruppo San Raffaele in merito al paventato licenziamento di 262 lavoratori e lavoratrici impiegate nella varie strutture del Lazio. Una notizia che francamente mi lascia esterrefatto, soprattutto perché non molte settimane fa dalla Regione erano giunte notizie rassicuranti in merito al riconoscimento e accreditamento di tutti i servizi erogati dalle strutture del gruppo”. Il presidente Meroi preoccupato per il futuro della casa di cura Villa Buon Respiro interessata dai tagli ha altresì dichiarato: “L’attuazione dei licenziamenti collettivi annunciati produrrebbe effetti devastanti dal punto di vista occupazionale e socio sanitario, aumentando drasticamente il numero dei disoccupati nella Tuscia e nel Lazio e penalizzando inevitabilmente la qualità dell’assistenza e dei servizi assicurati fino ad oggi con straordinaria professionalità su un’ampia fascia d’utenza e su soggetti affetti da particolari patologie. Non posso quindi che raccogliere il grido d’allarme dei sindacati e chiedere al prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero, che fino ad oggi ha sempre dimostrato un’attenzione ed una sensibilità straordinarie sui problemi occupazionali della Tuscia, di attivarsi come richiesto dalle organizzazioni presso la Regione, affinché con il buon senso, il dialogo e la collaborazione istituzionale si possano appianare le divergenze e scongiurare i licenziamenti. Un invito che ovviamente non posso non rivolgere anche al presidente Zingaretti, che conosco essere persona seria e concreta, con l’auspicio che pur in un contesto finanziario difficile per tutti, possa in qualche maniera venire incontro alle esigenze e alle necessità evidenziate, tutelando i livelli occupazionali. La Tuscia e il Lazio non possono permettersi né la perdita di altri posti di lavoro, né tanto meno la riduzione o la sospensione di servizi sanitari essenziali al territorio. Per quanto riguarda la Provincia di Viterbo – conclude Meroi – torno a ribadire la disponibilità a collaborare nelle forme e nei modi che potranno rivelarsi utili a trovare le migliori soluzioni”.