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Cronaca

SAN GIOVANNI VALDARNO: PROSTITUZIONE CINESE, ARRESTI E SEQUESTRI D'IMMOBILI

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Tempo di lettura 2 minuti “Mani di Fata”, una donna cinese 31enne, che analogamente aveva reclutato giovani connazionali per farle prostituire all’interno del locale.

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Redazione

 Arezzo – I Carabinieri della Stazione di Levane hanno concluso l’operazione denominata “Profumo d’oriente” nei confronti di soggetti cinesi residenti nella provincia di Arezzo.

Attualmente sono presenti nel territorio aretino 40.326 cittadini stranieri, l’11.5% della popolazione totale (350.462 abitanti), tra cui 1.112 cinesi, pari a circa il 2.75% degli stranieri.

I primi nuclei di cittadini cinesi giunti in Italia si sono originariamente dedicati ad attività lavorative in settori tradizionali come quello della ristorazione ma, all'inizio degli anni novanta, l'adattabilità e la flessibilità dell'imprenditoria e della manodopera cinese è stata capace di rinnovarsi in diversi ambiti d’impiego, quali quello delle confezioni, della pelletteria, del terziario, della vendita al dettaglio di accessori e, da ultimo, della gestione di centri benessere.

Nella provincia di Arezzo sono attivi dieci centri massaggi gestiti da cinesi, sette concentrati nel capoluogo e tre nel Valdarno, il cui avviamento ha destato l’attenzione dell’Arma, nell’ambito di una più generale attività di controllo del territorio.

Da giugno a novembre 2014 i Carabinieri della Stazione di  Levane hanno svolto indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, in ordine alle attività effettivamente svolte all’interno dei tre centri benessere siti nel Valdarno.

L’esito delle indagini, in effetti, consentiva di dimostrare che, all’interno delle suddette attività, veniva esercitato sfruttamento sessuale in danno di connazionali cinesi e offerte delle prestazioni rivolte a cittadini italiani, evidenziando uno schema organizzativo che si discosta dalla tradizionale impermeabilità della comunità cinese che, anche al di fuori del paese d’origine, registra crimini intraetnici.

 

In particolare:

–  il 25 giugno 2014, dopo giorni di monitoraggio e osservazione sui clienti, i Carabinieri di Levane, raggiunta la certezza che nel locale all’insegna “Fei Fei” di Montevarchi (AR) si effettuavano anche prestazioni sessuali a titolo oneroso, traevano in arresto una 30nne cittadina cinese, gestrice del centro benessere;

–  l’11 novembre 2014 in Montevarchi (AR), a proseguimento dell’attività investigativa, veniva documentato che presso il centro benessere denominato “Centro massaggi 718” si effettuavano prestazioni sessuali a pagamento. I militari deferivano all’autorità giudiziaria, una cittadina cinese, titolare dell’esercizio e due collaboratori suoi connazionali, un uomo e una donna, quest’ultima con funzione  di referente, per aver adibito i locali a luogo ove si praticava la prostituzione. Nei confronti della referente veniva poi disposta dall’Autorità Giudiziaria la misura cautelare del divieto di dimora in Montevarchi;

–  il 17 novembre 2014, sempre in Montevarchi (AR), i Carabinieri della Stazione di Levane arrestavano infine la tenutaria del centro benessere “Mani di Fata”, una donna cinese 31enne, che analogamente aveva reclutato giovani connazionali per farle prostituire all’interno del locale. Una volta rimessa in libertà , anche nei suoi confronti il Giudice disponeva la misura cautelare del divieto di dimora in Montevarchi. 

Tutti e tre i locali venivano posti sotto sequestro.

In sintesi, lo sforzo investigativo ha consentito complessivamente di:

–   procedere nei confronti di 5 cittadini cinesi, due in stato di arresto e 3 a piede libero, nei confronti di due dei quali veniva  disposta la misura cautelare del divieto di dimora in Montevarchi;

–  procedere al sequestro dei tre immobili, dove veniva esercitata la prostituzione, per un valore complessivo di circa 500.000 euro;

–  sequestrare telefoni cellulari, registri contabili, fatture, scontrini fiscali e la somma di denaro contante pari a 2.000 euro, frutto dell’illecita attività;

–  identificare decine di clienti, che si recavano presso i suddetti centri benessere;

–  acquisire dati operativi suscettibili di approfondimento e tesi all’individuazione di un eventuale livello superiore di riferimento degli indagati.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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