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Redazione Lazio

SAN CESAREO, VILLA DI CESARE E MASSENZIO: LO SCEMPIO SI STA PER COMPIERE

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Tempo di lettura 3 minuti "Il comune di San Cesareo ha convocato una conferenza di servizi, prevista per il prossimo 23 settembre, avente ad oggetto la “Realizzazione del nuovo complesso parrocchiale di san Giuseppe"

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IL LUPO NON PERDE IL PELO E NEANCHE IL VIZIO

San Cesareo (RM) – "Come sempre le decisioni importanti vengono prese ad agosto: – Dichiarano dal Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani – apprendiamo infatti che in data 14/08 il comune di San Cesareo ha convocato una conferenza di servizi, prevista per il prossimo 23 settembre, avente ad oggetto la “Realizzazione del nuovo complesso parrocchiale di san Giuseppe”, ovvero come porre velocemente e definitivamente in essere un progetto di costruzione all’interno di una scoperta archeologica di grandissima importanza.

Leggiamo infatti:”…occorre prendere una decisione univoca che permetta di risolvere i problemi connessi alla realizzazione dell’opera nel più breve tempo possibile…” Nessun accenno alla tutela e salvaguardia dei ritrovamenti, né ad un programma che valorizzi l’intera area. Si evince solo la volontà di edificare.
Ci chiediamo anche quali siano i problemi citati.
Sarà mica la rilevanza dei mosaici rinvenuti, di cui, studiosi di fama internazionale, ne hanno evidenziato anche l’incredibile unicità in occasione del “XX° Colloquio alla AISCOM della Associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico” tenutosi a Roma nel marzo 2014?

Sarà mica l’esposto inviato in data 19 marzo 2014 dal Comitato di Difesa del Territorio, cui aderivano anche Italia Nostra, Love san Cesareo e Retuvasa- Rete per la Tutela della Valle del Sacco- alla  Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, avente ad oggetto il progetto di edificazione  edilizia nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio? Sarà allora che fino ad oggi i ritrovamenti hanno permesso di individuare solo una parte della Villa per una estensione di circa 10.000 mq.?
O sarà forse lo splendido ninfeo-cisterna, della capacità di 30.000 mc. e decorato da venti nicchioni, o ancora l’impianto termale dell’estensione di 600 mq. immediatamente a sud del tracciato della Via Labicana?
Potrebbe essere il ritrovamento del tracciato integro della Via Labicana per oltre 200 metri o quello delle circa 150 tombe di varie epoche, alcune con notevole corredo?
Sarà che in questo luogo Giulio Cesare costruì una delle sue ville di campagna, conosciuta come “Labicanum Caesaris” e che, sempre qui, il dittatore romano scrisse, alle idi di settembre del 45 a.C., il  suo testamento con il quale nominò suo erede il  pronipote Caio Ottavio, il futuro Imperatore Augusto?
O sarà che Valerio Massenzio ristrutturò questa residenza imperiale, circa 350 anni dopo, e qui, il 28 ottobre del 306.d.C,  fu nominato Imperatore dal popolo di Roma?
Non ci è dato sapere.

Ciò che è certo – conclude la nota del Comitato –  è che, come sempre più spesso accade, invece di valorizzare questo immenso patrimonio archeologico che il mondo ci invidierebbe, un miope interesse politico ed economico prevale su tutto, mettendo in evidenza una volta ancora la cecità dei nostri amministratori. Si assiste quindi ad una progettazione che, invece di guardare alla valorizzazione del sito attraverso la realizzazione di un parco archeologico, mira a valorizzare la chiesa e gli immobili residenziali previsti, relegando così gli scavi a mero elemento decorativo dell’area."

Esposto Villa di Cesare e Massenzio

Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani,  il 19 marzo 2014 inviava un esposto alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e, per conoscenza, al comune di San Cesareo, al Presidente del FAI e al  Nucleo di Polizia Tributaria di Roma -Gruppo Tutela Beni Archeologici- avente ad oggetto il progetto di edificazione  edilizia nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio. Aderivano con noi: "Italia Nostra",  "Love San Cesareo" e "Retuvasa".
Di seguito il testo:

Oggetto: San Cesareo (RM) – Loc. Colle Noce – Progetto di edificazione in ambito sottoposto a vincolo ex PTPR Lazio.

Con riferimento a quanto in oggetto, preso atto della delibera del Comune di San Cesareo n.1 del 16/01/2014 in cui la Amministrazione Comunale ha espresso parere favorevole al nuovo progetto di un complesso residenziale e di una chiesa nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio, si espone quanto segue:
–   non risultano intraprese misure a protezione e tutela della   zona vincolata;
–   la zona vincolata non risulta recintata e quindi separata dal resto del Piano Integrato;
–   la stessa versa in condizioni di completo abbandono e degrado come da evidenza fotografica allegata;
–   risultano rinvenuti nuovi tratti della Via Labicana non ancora sottoposti a vincolo;
–   risulta ancora assente la VAS (valutazione ambientale e strategica);
–   il nuovo progetto edificatorio prevede un innalzamento dell’altezza complessiva della chiesa e degli immobili residenziali;

Premesso quanto sopra si richiede a questo spettabile ufficio la possibilità di attuare le misure a tutela del bene archeologico, della sicurezza delle persone e le seguenti verifiche:

–   possibilità di estensione del vincoli diretti ed indiretti dei tratti di Via Labicana recentemente rinvenuti;
–   possibilità di vincolo indiretto su tutta l’area archeologica precedentemente rinvenuta affinché sia garantita la fruibilità visiva dell’intera area archeologica;
–   possibilità di assoggettamento al Modello del Piano di Gestione Museale;
–   del rispetto degli obblighi di salvaguardia da parte di Comune e privati della zona soggetto a vincolo.

Si richiede altresì espressamente di essere informati in ordine a quanto emerge dai fatti sopra narrati, delle misure adottate o di un’eventuale archiviazione della istanza.
Sicuri di un vostro interessamento in merito, porgiamo cordiali saluti.

 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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