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Cronaca

Salvatore Parolisi, da militare a civile: intervista all'Avvocato difensore

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Tempo di lettura 3 minuti Avvocato: "Ha accettato sempre qualsiasi tipo di decisione con la speranza che prima o poi si farà giustizia nel senso che verrà fuori la verità"

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di Angelo Barraco

Perugia – E’ stato ufficialmente degradato dall’Esercito l’ex caporal maggiore Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie Melania Rea, uccisa il 18 aprile del 2011 con 35 coltellate nel boschetto delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto. Parolisi è stato espulso dall’esercito ed è stato trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere al carcere civile di Bollare. Un provvedimento avanzato dalla Procura generale quale pena accessoria prevista dalla sentenza di condanna per omicidio, che arriva a cinque anni esatti da quel tragico 18 aprile del 2011, giorno in cui scompare Melania Rea e viene rinvenuta cadavere due giorni dopo. Gli avvocati di Parolisi, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, hanno sollevato un difetto di giurisdizione perché ritenevano che ad applicare la degradazione doveva essere il Ministro della Difesa o l’Esercito.  
 
Un dolore incommensurabile per i familiari, che sin dal primo giorno hanno gridato a gran voce giustizia. A seguito della riduzione della pena da trenta a vent’anni per l’esclusione dell’aggravante della crudeltà e il trasferimento dal carcere di Teramo a quello di Santa Maria Capua Vetere il padre di Melania, Gennaro Rea, tempo fa ha scritto una lettera indirizzata al Ministro della Difesa: “Chi vi scrive è Gennaro Rea, padre di Melania Rea, uccisa da 35 coltellate, dal marito, ma senza crudeltà, come dicono i giudici. Ebbene, ora lo stesso sembra essere stato trasferito dal carcere di Teramo a quello militare di S. Maria Capua Vetere. La cosa lascia perplessi non solo perché il reato commesso non ha nulla a che vedere con i reati militari ma perché la sentenza, dal punto di vista della responsabilità penale, è ormai definitiva. Non si comprende come un militare condannato per omicidio in via definitiva sulla responsabilità (e ora ormai anche sulla pena, dopo la sentenza della Corte di Assise di Appello di Perugia) possa ancora mantenere lo status di militare, persino godendo di qualche privilegio connesso alla suddetta condizione. Lo dico e lo penso, non solo da padre della vittima, ma da militare, quale sono io stato, avendo ricoperto la carica di 1° maresciallo dell’Aeronautica Militare prima del pensionamento. Vi prego pertanto di provvedere al più presto a far scontare la misera pena di Parolisi, al confronto dell’ergastolo del mio dolore, presso un normale carcere, con i delinquenti e gli assassini comuni, quale egli è”.

Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo intervistato in esclusiva l’Avvocato Antonio Cozza, legale di Salvatore Parolisi per avere ulteriori chiarimenti in merito alla degradazione.
 
– Parolisi è stato degradato dalla sua carica. Come avete accolto la notizia?
C’è sta un’udienza in Corte D’Appello a Perugia, perché era fissata l’udienza proprio per stabilire questa degradazione che era stata chiesta dall’Esercito, è una pena accessoria automatica perché lui era stato interdetto dai pubblici uffici quindi nel momento in cui un militare viene giudicato e la sentenza diventa definitiva, la degradazione –quando si tratta di reati gravi in questo caso si trattava di un omicidio- è una conseguenza automatica quindi diciamo che la difesa non poteva fare niente, così come Salvatore, se non accettare questa decisione. L’unica cosa che avevamo fatto nel momento in cui era stata chiesta l’applicazione di questa degradazione, abbiamo cercato di sollevare un’eccezione in competenza o comunque di giurisdizione, un difetto di giurisdizione, perché ritenevamo che ad applicare questa pena doveva essere il Ministero della Difesa o comunque l’Esercito. Anche il Giudice Ordinario, in questo caso la Corte d’Appello cioè il Giudice dell’esecuzione, deve applicare questa pena perché ripeto, è una pena conseguente alla pena dell’ergastolo, Salvatore ne era ben consapevole, è una conseguenza naturale di questo iter che si è concluso di conseguenza i rapporti con l’Esercito si sono completamente definiti, sono stati completamente definiti, e adesso Salvatore Parolisi andrà in un carcere civile. Quindi era soltanto un passaggio automatico naturale rispetto alla condanna che poi è diventata definitiva. 
 
– Il suo assistito come ha vissuto e come vive questa situazione?
Salvatore si è sempre reputato innocente, come la può vivere…non la vive sicuramente bene. Ha accettato sempre qualsiasi tipo di decisione con la speranza che prima o poi si farà giustizia nel senso che verrà fuori la verità però non può fare diversamente.

– Quali saranno le prossime mosse?
Per adesso nessuna mossa, aspettiamo e poi valuteremo se ci sono i margini per poter ricorrere, diciamo, anche all’estero.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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