Costume e Società
Salute mentale, una nuova rinascita per i pazienti psichiatrici: da vedere “Il Natale non è come un film”
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Da Paliano a Roma: la rete delle realtà che si occupano di riabilitazione psichiatrica per educare la comunità sociale all’inclusione e all’integrazione
Organizzata per venerdì 10 marzo 2023 alle ore 10:30 nella sala polivalente della Struttura Residenziale Psichiatrica Samadi di Roma la proiezione del cortometraggio Il Natale non è come un film basato su storie vere, racconti e ricordi di persone con disagio.
Nel cast del corto alcuni ospiti delle strutture riabilitative residenziali socio riabilitative Casa Johnny e Casa Mary di Paliano che grazie ad un team multi-disciplinare creato ad hoc per prepararli a stare davanti ad una macchina da presa, interpretano se stessi e una parte del loro vissuto. A condurre l’opera l’autrice e regista romana Barbara Patarini insieme con Vincenzo Prisco, amministratore unico delle residenze psichiatriche palianesi. I due hanno insieme lavorato all’idea di attivare questo progetto cinematografico a tema sociale e hanno concretizzato l’iniziativa coinvolgendo diverse strutture a collaborare con l’invio di racconti e ricordi legati al Natale.
Grazie infatti alla rete instaurata nel corso degli anni fra alcune strutture che si occupano di salute mentale e riabilitazione socio-sanitaria è stato possibile raccogliere, condividere e selezionare esperienze reali, storie di Persone che hanno visto mai creata o distrutta la magia delle festività natalizie.
Il focus dello short-film Il Natale non è come un film è su tematiche quali infanzia difficile, futuro incerto, progresso della malattia mentale e sopratutto sull’indispensabilità di percorsi di riabilitazione: le storie selezionate e raccontate nel cortometraggio Il Natale non è come un film hanno una loro personalità ben delineata, sono toccanti, emozionanti e forti. Trovano però tutte una matrice che le accomuna: all’interno del percorso comunitario e riabilitativo avviene una rinascita interiore.
Il cortometraggio è stato realizzato grazie all’importante patrocinio dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma. Il Natale non è come un film è stato iscritto a numerosi festival ed è già semi – finalista al Robinson Film Awards (RFA) festival cinematografico indipendente certificato da IMDb e FilmFreeway.
Dopo il successo della prima proiezione in Regione Lazio lo scorso 20 dicembre organizzata dall’ente patrocinante il cortometraggio sarà trasmesso nella Sala Polivalente della clinica Samadi di Roma struttura residenziale psichiatrica dedicata alla salute mentale e ai disturbi correlati.
Farà seguito alla proiezione un incontro interattivo con gli ospiti di Casa Johnny&Mary e l’amministratore delle strutture psichiatriche e direttore artistico del festival “Corto ma non troppo” Vincenzo Prisco, con il Responsabile della Direzione medica della SRP Samadi Dott. Antonio Buonanno e con l’autrice e regista del cortometraggio Barbara Patarini Valenza.
Durante l’incontro verranno analizzate insieme ai partecipanti le fasi organizzative, tecniche e l’esperienza emotiva. L’accesso in Struttura è libero ma sarà consentito, nel rispetto delle norme vigenti, ai visitatori muniti di mascherina.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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