Rush finale della campagna per la presidenza alla Casa Bianca

di Paolino Canzoneri

NEW YORK – Una campagna elettorale lunga ed estenuante, cosi Hillary Clinton l'ha definita in un messaggio finale ai suoi elettori sui social network. Ma adesso ci siamo, a poche ore dal voto in quella che è l'ultima giornata di campagna elettorale, il candidato dei Repubblicani Donald Trump e la candidata dei Democratici Hillary Clinton sono impegnati negli ultimissimi comizi negli stati che secondo loro appaiono fondamentali per la loro corsa alla presidenza della Casa Bianca e che in molti casi coincidono come Michingan, New Hampshire, North Carolina, Ohio, Winsconsin e Pensylvania dove Hillary Clinton questa sera chiuderà sul palco con i coniugi Obama e con un mega concerto del "Boss" Bruce Springsteen; stessi stati ma in più Virginia e Florida per il Tycoon che ieri ha incassato l'ultimo colpo basso per la notizia inaspettata anunciata dal direttore dell'FBI James Comey ai membri del congresso di Capitol Hill della chiusura dell'indagine per Hillary Clinton per le nuove email trovate nel computer di Anthony Weiner. Nessun margine per incriminare la candidata dei democratici, indagine risalente ad una decina di giorni orsono a seguito dell'accusa di utilizzo di un server privato per il flusso di mail private, comportamento dichiarato come "superficiale ma non criminale" ma che nella sostanza, con la sua definitiva chiusura, riporta la Clinton in maggioranza nei sondaggi. La reazione di Trump non si è fatta attendere e per l'ennesima volta il Tycoon ha tuonato furioso denunciando pubblicamente la presenza di un sistema "truccato" e fazioso che vorrebbe la Clinton come presidente degli Stati Uniti ma solo domani si comprenderà quanto l'ultima stoccata dell'FBI abbia favorito o meno la leader democratica sopratutto per quel numero ancora abbastanza alto di persone indecise sul voto. Secondo il quotidiano New York Times lo staff di Trump avrebbe tolto la gestione dell'account Twitter per via dell'uso snodato, poco felice e ritenuto controproducente del Tycoon stesso, utilizzo che ha offerto un assist a Barack Obama per ironizzarci: "Se non sa gestire un account Twitter, figuriamoci i codici nucleari. Negli ultimi due giorni, hanno avuto così poca fiducia nel suo self-control, che gli hanno detto: 'Ti togliamo il tuo Twitter'. Ora se qualcuno non sa gestire un account Twitter, figuriamoci i codici nucleari. Se qualcuno inizia a twittare alle tre di notte perché il Saturday Night Live, la trasmissione tv satirica con Alec Baldwin che impersonifica un Trump più vero del vero ti prende in giro, non è in grado di gestire i codici nucleari". Accuse di questo genere sono state il "tema conduttore" di una campagna elettorale fatta di scontri durissimi, di accuse e di insulti davvero poco "politically correct" che hanno toccato punti bassissimi e infimi. Quel che conta è che la forte presenza di ispanici e tutta la popolazione di colore potrà davvero fare la differenza. Di fatto la fluttuazione delle comunità miste verso i democratici potrebbe giocare la carta definitiva della sconfitta del Tycoon che non è riuscito a frenare il suo modo eccessivo e sprezzante di attaccare in modo esageratamente razzista tutte quelle minoranze etniche e bianchi d'America che tutto sommato erano repubblicani ma che giocoforza sono passate alla Clinton. Ma è pur vero che da sempre sondaggi e previsioni spesso hanno tradito le attese e domani l'incoronazione a presidente degli Stati Uniti sarà una sorpresa tra due candidati praticamente quasi a pari merito. L'8 Novembre sarà quindi una data storica perchè vedrà il rimescolamento della carte nello scacchiere mondiale per la nuova era post Obama.