Rosatellum 2.0: la Camera approva, ora tocca al Senato

Dopo tre votazioni di fiducia, il testo viene approvato con voto segreto superando la barriera dei franchi tiratori. Lo attende il vaglio del Senato, con una possibile nuova fiducia. Intanto, il tour de force alla Camera lascia il segno con un carico di polemiche in cui a tenere banco sono state le proteste in piazza del Movimento Cinque Stelle e della sinistra. Con lo strascico della norma definita dai 5 stelle e da Mdp ‘salva- Verdini’ che consente a chi è residente in Italia di potersi candidare anche nelle circoscrizioni estere.

Il Rosatellum crea ulteriori spaccature nel centrodestra, con Lega e Forza Italia a sostegno della legge ed Fdi posizionato sul fronte del no. Pur senza entrare nei dettagli, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni guarda con attenzione all’approvazione della legge: “Non e’ il tempo dell’irresponsabilità – osserva il premier – al di la’ di ogni comprensibile tensione politica dobbiamo mettere al primo posto l’Italia. Per quanto riguarda il governo si farà ogni sforzo per giungere ad una conclusione ordinata della legislatura”.

Da tesa e silenziosa si divide a metà: esultanza nei banchi del Pd e palese delusione dalle parti della sinistra e del Movimento 5 Stelle. Dopo aver applaudito a lungo, il capogruppo Ettore Rosato che a questa riforma ha dato il suo nome, i Dem si sono alzati in piedi battendo le mani e gridando di esultanza. Sguardi bassi e nessun commento soprattutto tra i 5 Stelle, alcuni dei quali restano seduti al proprio posto mentre l’emiciclo comincia a svuotarsi. Capannelli tra i Dem che si fanno i complimenti a vicenda e vanno ad abbracciare Rosato che resta in piedi vicino al suo scranno sorridente come non mai.

Il capogruppo Pd alla camera Ettore Rosato, nel suo intervento alla Camera, cita Nilde Iotti che, nella Seduta del 24 gennaio 1990, disse: “Finchè il regolamento è questo, anche se posso comprendere ed in una certa misura condividere le preoccupazioni che sono state manifestate da molte parti (…), vale l’antico principio ‘dura lex, sed lex’, al quale non possono esservi eccezioni”.

Grande soddisfazione per il via libera della Camera dei deputati al Rosatellum bis. Il gruppo di Forza Italia è stato leale e coerente, abbiamo mantenuto gli impegni presi con gi altri gruppi parlamentari che hanno sostenuto questa legge elettorale”. Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “Abbiamo sempre sottolineato la necessità – aggiunge – che le norme sul voto fossero una prerogativa del Parlamento e oggi abbiamo adempiuto, in modo responsabile, al nostro dovere di legislatori. Un ringraziamento a tutti i deputati azzurri e in particolare al nostro capogruppo in Commissione affari costituzionali Francesco Paolo Sisto, agli altri membri Annagrazia Calabria, Elena Centemero, Laura Ravetto, che insieme a Roberto Occhiuto (che per Forza Italia ha seguito questo delicato dossier) e a Gregorio Fontana hanno contribuito in maniera determinante, con il loro lavoro, alla buona riuscita di questo delicato iter parlamentare”. “L’Aula di Montecitorio – conclude l’esponente azzurro – ha approvato una buona legge, frutto di un compromesso, la migliore possibile nella situazione attuale. Adesso auspichiamo che il testo venga approvato in tempi rapidi anche dal Senato”.

“Il corso della storia non si ferma con una legge. Andatevi a riposare perché vi dovete preparare per portare la protesta la prossima settimana in Senato”. Lo afferma Luigi Di Maio dal palco della protesta M5S in piazza annunciando anche manifestazioni davanti “al Quirinale” per chiedere che il presidente Sergio Mattarella non firmi la legge. “La percezione degli italiani è chiara, provano a fermarci ma il consenso per il M5S aumenta”, attacca Di Maio. “Vergogna, vergogna”. La Camera approva la legge elettorale e la piazza M5S urla vari slogan. “Maledetti, maledetti. Buffoni, massoni”, i più ricorrenti