ROMA VITERBO PENDOLARI FR3, AL VIA LA CLASS ACTION

Angelo Parca

L'Avv. Domenico La Tempa, patrocinante a titolo assolutamente gratuito della Class Action mossa da Paspartù contro Trenitalia,  ha comunicato che in data 14 febbraio 2012 ha iscritto la causa presso il Tribunale di Roma in Viale Giulio Cesare.
Inizia così l’ennesima battaglia intentata dall’Associazione Paspartù, una battaglia che si presenta come importante ed impegnativa, anche se si teme non sarà l’ultima.
I tempi intercorsi dalla raccolta delle adesioni ad oggi  non sono stati certo brevi ma sono da attribuire a diversi fattori che, proprio per avere più “chances”, l’Avv. La Tempa ha dovuto affrontare e risolvere; fattori che hanno riguardato non solo le ormai note “lungaggini burocratiche” e una certa tregua concessa/concordata con i dirigenti di Trenitalia, ma soprattutto l’attesa per l’esito dell’analoga azione intrapresa dai pendolari della linea Roma/Nettuno.
Proprio la dichiarazione di “inammissibilità” di tale azione  ha costretto il Legale dell’Associazione Paspartù a rivedere l’intera stesura e apportare modifiche tali da ridurre al minimo il rischio di rigetto della ‘Class Action’ per la Roma/Viterbo.
"Non è stato facile produrre i numerosi allegati  per comprovare l’azione (foto, tabella di giornali, verbali di riunioni, dichiarazioni ecc.) ma si sa: “volontariato è sacrificio”,  è tempo sottratto alle proprie famiglie, ma per difendere la dignità della persona, Paspartù non cede, non si rassegna e continuerà a vigilare ed intervenire quando possibile e necessario : fatti,  non chiacchiere! – hanno dichiarato dal direttivo di Paspartù, proseguendo – Diffide? Esposti? Già fatti e a decine. Conclusione? Purtroppo fino ad oggi nulla.
L’esperienza degli ultimi 17 anni ci ha insegnato che alcune delle  tante battaglie intraprese sono state vinte grazie a migliaia di pendolari che hanno partecipato alle nostre petizioni, ma questa volta è diverso: gli ostacoli più significativi non vengono più dai Dirigenti regionali di Trenitalia, con i quali peraltro Paspartù si confronta quotidianamente, ma da politiche di gestione poste in atto in ambito nazionale da vertici a ben più alti livelli, vertici che a quanto pare non prendono minimamente in considerazione gli enormi disagi dei pendolari.
Ecco perché la ‘Class Action’, che tra l’altro abbiamo coscienziosamente tentato in tutti i modi di evitare, deve rappresentare un esempio per  tante altre linee italiane che soffrono gli stessi disagi. Non bastano più le petizioni di centinaia o anche migliaia di firme, servono azioni che rappresentino milioni di cittadini. Solo così potremo smuovere l’ignavia di certi personaggi ad altissimi livelli.Certamente passeranno mesi prima di conoscere l’esito della nostra iniziativa ma altrettanto certamente Paspartù non smetterà di vigilare, segnalare disagi o intraprendere qualunque ulteriore iniziativa atta a difendere la dignità di  tutti."