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di Simonetta D'Onofrio
Viterbo – Di nuovo una giornata di passione per i pendolari della linea ferroviaria FL3, Roma Viterbo. Una linea che sta diventando sempre più il simulacro dell’inefficienza dei trasporti pubblici italiani, che nonostante le promesse regionali, non riesce a fornire un servizio appena accettabile. Non c’è giorno in cui non esistano ritardi, non c’è settimana senza interruzioni o cancellazioni di treni.
Chi si affida a Trenitalia per raggiungere il posto di lavoro, deve programmare un determinato numero di permessi al mese, presi forzatamente per colpa delle inadempienze del vettore, una “tassa” da pagare, oltre all’abbonamento ferroviario, una situazione che non è possibile tollerare.
Anche oggi la circolazione ferroviaria è stata cancellata nel tratto Bracciano – Viterbo, con un servizio sostitutivo su pullman, che serve solo ad attenuare leggermente il disagio patito da chi ha pagato gli abbonamenti mensili nella speranza di trovare regolarmente un treno che lo porti a destinazione, nella speranza che Trenitalia non abbandoni definitivamente i pendolari per concentrare le sue attenzioni, e gli investimenti, solo sulle linee più redditive dell’alta velocità.
Nel caso odierno l’interruzione della circolazione è dovuta ad alcuni alberi caduti sulla linea a causa del maltempo, la cosa, però non tranquillizza i cittadini bloccati su carrozze gelide, o sulle piattaforme delle stazioni.
Consci del fatto che Trenitalia non farà nulla per risolvere la loro situazione, i cittadini invocano il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, chiedendo di intervenire. La Regione ha comprato alcuni nuovi treni Vivalto, per migliorare la dotazione di materiale rotabile, ma se i problemi sono determinati prevalentemente dalla linea, i nuovi treni sono destinati a non svolgere la loro funzione.
Ci vuole un’inversione di tendenza, un “cambia verso” tanto invocato nella politica nazionale e locale, che dovrebbe, proprio su questi temi, mettere in pratica quanto propagandato in campagna elettorale.
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