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ROMA VILLA ADA: 152 CARTELLI PUBBLICITARI ABUSIVI. DOSSIER IN PROCURA

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Tempo di lettura 3 minuti Parlati, presidente Legambiente Lazio: "inviata diffida all'assessore Bordoni per rimuovere questi impianti fuorilegge"

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Redazione

Sono ben 152 gli impianti pubblicitari collocati in modo illegittimo lungo le vie perimetrali del parco di Villa Ada, una moltitudine di scritte, faccioni, fotografie che deturpano il decoro della meravigliosa villa storica, un'infinità di puntini sulla mappa che la circonda. E' questa la clamorosa denuncia di Legambiente, che emerge dal censimento realizzato dal Circolo Legambiente Sherwood, e che stamattina ha visto i volontari ambientalisti impegnati in un nuovo blitz di oscuramento dei cartelloni illegittimi.

Cinquanta degli impianti irregolari sono collocati delle vie perimetrali di Villa Ada nel tratto di Via Salaria tra il bivio di via di Ponte Salario sino all'incrocio di via Panama, ben nove sono all'incrocio tra via Salaria-via Chiana-via Panama, trenta sono su Via Panama nel tratto da via Salaria sino a piazza Ungheria, altri dieci sono a piazza Ungheria fino all'inizio di viale Romania e altrettanti sono su viale della Moschea nel tratto da via Anna Magnani a via del Foro Italico. Venticinque poi sono sulla Via Olimpica tra via del Foro Italico sino a incrocio con via Salaria e gli ultimi diciotto, per chiudere l'anello attorno al parco, sono su Via Salaria dall'incrocio di viale Somalia fino al bivio di via di Ponte Salario. E sono tutti posizionati dove non dovrebbero essere: l’articolo 18, primo comma, del Regolamento sulle affissioni pubblicitarie, approvato dal Consiglio comunale di Roma con deliberazione n. 37 del 30/3/2009, afferma in modo cristallino che “è vietata la collocazione di impianti e mezzi pubblicitari nei (…) parchi pubblici e ville storiche nonché le vie che delimitano il perimetro di queste”, ad eccezione “degli impianti e altri mezzi di informazione turistica e di indicazione stradale di proprietà del Comune”.

“Lo scempio delle pubblicità attorno a parchi e ville deve finire, gli impianti per usi pubblicitari sono vietati sui due lati delle vie che fanno da confine alle decine di meravigliose aree verdi della città, di cartelloni non ce ne devono essere, che aspetta l'Assessore Bordoni, deve muoversi e rimuoverli subito -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. In queste ore Legambiente invierà un corposo dossier alla Procura di Roma che sta già indagando sui cartelloni abusivi e anche all'Assessore competente e alla Polizia locale di Roma diffidandoli a provvedere alla immediata rimozione dei cartelloni indicati, posizionati in violazione delle norme comunali in materia. Dopo l'abbattimento del maxi cartellone a piazzale del Lavoro, la parziale riduzione delle plance nella Riserva dell'Aniene e gli altri blitz, Legambiente rilancia la battaglia contro le affissioni abusive, in vista delle scelte finali sul piano regolatore degli impianti pubblicitari, che va approvato senza indugi dall'Assemblea Capitolina, con un decisa riduzione del dimensionamento ed eliminando le collocazioni in deroga al codice della strada.”

E proprio sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari Legambiente è tornata a porre l'attenzione: resta troppo elevata la superficie complessiva per pubblicità di 162.500 metri quadri a confronto con i 213.000 metri quadri censiti nella banca dati al giugno 2010, che vede decine di migliaia di situazioni tra irregolari e molto dubbie. Così come non convince affatto la densità di esposizione media fissata a 37,3 mq/km, quando l'Agenzia per il Controllo dei Servizi Pubblici Locali propone una diminuzione del 50% rispetto al censito (oggi 48,5 mq/km), che prevedrebbe una densità di 24,3mq/km. Lascia molto perplessi poi l'eccessivo indice di affollamento fissato per il territorio non urbanizzato, fino a 24/28/32 mq ogni 100 metri per senso di marcia.

“I parchi non sono uno sfondo da spot, eppure c'è un po' di tutto intorno alle meraviglie di Villa Ada, impianti illuminati, con ponteggio, parapedonali, un orologio e poi monopali, doppi pali e pure tripali -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Il Regolamento per le affissioni vieta questi impianti, dal Sindaco Alemanno pretendiamo subito nuove ordinanze per abbatterli, mentre si discute per modificare in senso più stringente il piano regolatore degli impianti pubblicitari, troppo sovradimensionato col rischio di sanare così tutti gli abusi esistenti, nel quale deve essere inserito anche un chiaro elenco delle aree e dei beni interdetti alla pubblicità come ville e parchi, sul modello del piano approvato di recente a Parigi. La nostra lotta contro i cartelloni abusivi andrà avanti con nuovi blitz di oscuramento per restituire decoro alla Capitale, vigilando anche sull'attuazione della moratoria per i nuovi impianti, soprattutto nelle periferie e nei quartieri nuovi, come il Torrino Mezzacammino, potenziali nuove terre di conquista.”

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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