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Redazione
Francesco Storace rilascia un comunicato ufficiale in merito all'occupazione dell'immobile di via Paisiello.
Ecco il comunicato:
"Ieri alcuni militanti del Popolo di Roma e Gioventù italiana hanno occupato l’appartamento di via Paisiello 40 che rientra nel vasto patrimonio dell’ex Msi prima e An dopo, prima del suo scioglimento.
L’hanno occupato per consegnarlo a La Destra e farne una sua sede nella Capitale.
Un gesto eclatante e significativo per il quale ho voluto portare la mia personale vicinanza e il ringraziamento della nostra comunità agli occupanti.
Sono andato a via Paisiello e ho avuto modo di ammirare insieme agli altri dirigenti del partito, un appartamento splendido e in disuso da oltre un decennio, immerso in uno dei quartieri più belli di Roma, i Parioli.
Ero contento da una parte nel vivere questa esperienza, e il cuore invece piangeva dall’altra, a vedere le fatiche e i sacrifici di tanta gente di partito lasciate abbandonate, quasi a marcire. L’appartamento di via Paisiello è il paradigma di come per certe persone la buona battaglia sia diventata solamente una lotta a conquistare poltrone, denari e beni. L’esperienza della casa di Montecarlo ci segna ancora, e nemmeno su quella molleremo. Lo dobbiamo anche alla contessa Colleoni, che proprio ieri abbiamo commemorato con una corona sulla sua tomba a Monterotondo.
Non ci stiamo a sapere che l’impegno di una intera comunità della destra sociale oggi sia nelle disposizioni di pochi che vorrebbero magari disporne a proprio piacimento.
Noi abbiamo molto più titolo a rivendicarne paternità e avanzarne diritto, perché ci siamo battuti per i nostri ideali, per difenderli e riaffermarli, anche attraverso scelte dolorose.
Le incrostazioni individuali e i personalismi di certi personaggi non devono intaccare quel patrimonio comune costruito col sudore della fronte della militanza. Se c’è chi pensa che sia solo Benedetto della Vedova a poter avanzare diritti si sbaglia, e di grosso.
Con noi c’è una intera comunità di persone e gente perbene che reclama, a diritto, quel patrimonio, ed è nostra intenzione far sì che rientri nelle disponibilità di chi lotta coerentemente.
Siamo disposti a ragionare intorno alla possibilità di concordare un canone sociale per questo appartamento, ma che non si azzardino a gesti extrapolitici rispetto alla vicenda.
Se questa nostra posizione non verrà tenuta nel giusto conto, prevedremo azioni su tutto il territorio nazionale in cui sono dislocati i beni della ex Alleanza nazionale, e saremo pronti a portare in via della Scrofa il popolo del 3 marzo.
Ventimila persone a reclamare giustizia per i nostri ideali."
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