ROMA – Sono iniziate questa mattina le operazioni di sgombero dell’insediamento abusivo di via Foce dell’Aniene, a ridosso della tangenziale est, in prossimità di Tor Di Quinto.
L’insediamento, presente da anni con circa 65 unità abitative, si reso recentemente celebre agli onori della cronaca, sia a causa dei fenomeni di inquinamento ambientale, legati al traffico illecito di rifiuti, sia a causa di incendi che lo hanno pericolosamente lambito (l’ultimo dei quali risalente proprio a questa notte).
Alle prime ore del mattino, i caschi bianchi dei gruppi SPE, ROCS, GSSU, PICS GPIT e Parioli, alle dirette dipendenze del Comandante Stefano Napoli, sono intervenuti sul posto mettendo in sicurezza l’area in attesa della bonifica, da armi da taglio, oggetti contundenti e decine e decine di bombole del gas, per la stessa sicurezza dei residenti di zona. Sul posto erano giá presenti alcune associazioni a tutela dei diritti dei nomadi, prima tra tutte Amnesty International.
Sull’episodio é intervenuto il commento del sindacato UGL, che in una dichiarazione del Coordinatore Romano Marco Milani rende noto: “L’attivitá odierna é l’ennesima dimostrazione delle mutate esigenze delle metropoli, che vedono il degrado urbano e la sicurezza sociale assurgere, ad una delle maggiori priorità delle amministrazioni cittadine. Una mutazione che richiede di pari passo un adeguamento dei Corpi di Polizia Locale. In questo senso apprezziamo la recente decisione di Roma Capitale, di bandire un concorso per 500 nuovi agenti, riconoscendo come sia il piú numeroso mai bandito dagli anni del giubileo. Ci auspichiamo che tale impegno vada a completarsi con una rapida approvazione dell’ordinamento professionale di ufficiali ed agenti, che recependo finalmente le normative regionali in materia, renda ancor più funzionale ed efficiente l’attività di Polizia Metropolitana richiesta al Corpo”. Le operazioni sono tutt’ora in corso.