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Roma

ROMA, TUTTI PAZZI PER I "DIVORZIO PARTY"

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Tempo di lettura 2 minutiPer le contro-partecipazioni il disegno più in voga è la torta nuziale con la sposa che pugnala lo sposo alle spalle

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Redazione

“Dimenticate compleanno, addio al nubilato o celibato: ormai sono feste démodé. Adesso i romani si danno alla pazza gioia con i divorzio party,  le feste più cool del momento per dire addio alla vita da sposato e tornare nell’Olimpo dei single”, lo scrive la giornalista Sabina Cuccaro. “Arrivano direttamente dagli Stati Uniti e, come tutte le tendenze d’oltreoceano, sono già diventati nostri – continua la Cuccaro -. Di mattina a firmare i documenti, di sera a festeggiare con gli amici per esorcizzare il tutto. Si invitano più persone possibili, il messaggio da lanciare è che lui/lei è di nuovo sulla piazza. Chi vuole fare le cose in grande invia anche le contro-partecipazioni, il disegno più in voga è la torta nuziale con la sposa che pugnala lo sposo alle spalle. I party si fanno a casa o in una location a scelta (molto ambite sono le ville fuori Roma); all’arrivo degli invitati la colonna sonora non può essere che “I will survive”. “Liberarsi da un legame è un motivo più che valido per festeggiare – dice Mario, avvocato 50enne dell’Olgiata separato da tre mesi – è come ritornare in libertà”. Per il suo divorzio party ha fatto le cose in grande, una mega festa in piscina con confetti (rigorosamente neri), hostess di compagnia e lap dance. “Ho organizzato tutto nei minimi dettagli – continua orgoglioso – ed è stato un successone”. Agli ospiti è andato in regalo un portachiavi a forma di teschio, sulla targhetta c’era la scritta: il matrimonio logora. Anche le agenzie che organizzano eventi si sono attrezzate: propongono divorzio party di ogni tipo e per ogni tasca. C’è addirittura un’agenzia nata ad hoc, “Insolito”, che della festa del divorzio ha fatto il suo mood. “La cifra base è 250 euro (catering e organizzazione) fino a oltrepassare i mille euro per gli optional” spiega l’ad Andrea Rispoli Venier. I gadget più richiesti? La sagoma dell’ex con tanto di freccette alla Robin Hood e il rotolo di carta igienica con scritte personalizzate del tipo “Non ti …”. Il senso dei divorzio party è proprio quello di voltare pagina: “Mi sono sposata a 25 anni – racconta Valeria, responsabile marketing di una Multinazionale – e a 36 ci siamo separati. La festa è stato un modo per riprendere i contatti con gli amici e per riappropriarmi della mia vita da single”. Intanto si è pregustata lo spettacolo di Boylesque…