Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Redazione
Roma – Nove e trenta del mattino, via Cornelio Labeone, nella zona del Tuscolano.
Una persona chiama il 113 riferendo di un uomo che, dopo essersi arrampicato e messo in piedi sulla fioriera del terrazzo, al settimo piano dello stabile, minaccia di gettarsi nel vuoto.
Dopo pochi minuti, gli agenti del Commissariato di zona ed i Vigili del fuoco sono sul posto.
Viene subito avviata la messa in sicurezza della zona, ed alcune auto in sosta vengono fatte spostare per permettere ai Vigili del Fuoco di posizionare il telo gonfiabile anticaduta.
Gli agenti, quindi, hanno cercato di instaurare un dialogo con l’uomo per cercare di calmarlo e farlo desistere dai suoi propositi.
Abbandonata l’ ipotesi di entrare nell’appartamento forzando la porta di ingresso, in quanto chiusa dall’interno, gli agenti sono riusciti ad accedere nell’immobile approfittando di una finestra lasciata aperta nell’appartamento attiguo a quello interessato.
A quel punto, senza farsi notare, i poliziotti sono usciti sul balcone e lo hanno bloccato prima che potesse lanciarsi nel vuoto.
Visibilmente scosso e molto agitato l’uomo, un 38enne italiano, è stato calmato dagli agenti, che lo hanno convinto a farsi accompagnare in ospedale dove, una volta giunto, è stato ricoverato e posto sotto osservazione dai medici.
L’uomo, che ha voluto accanto a sè gli agenti durante tutto il periodo, fino al ricovero, ha confidato loro di essere disoccupato e privo di qualsiasi mezzo di sostentamento.
Impossibilitato a far fronte alle spese quotidiane e al pagamento delle bollette, aveva persino chiuso il contatore del gas per evitare di consumarlo.
Correlati